Incendio in un palazzo a Quarto Oggiaro, la notte fuori casa degli sfollati

Nel palazzo del Comune di via Carbonia alloggiate 44 persone. Altre diciotto sono in due hotel

I soccorsi agli intossicati

I soccorsi agli intossicati

Milano, 15 febbraio 2018 - C’è chi, salito in casa a recuperare alcuni oggetti personali scortato dai vigili del fuoco, ieri mattina si è sentito mancare la terra sotto i piedi. «Troppo acre l’odore di bruciato. Troppo nere le pareti». Ai piedi della torre di via Cogne 20, che mercoledì è stata avvolta dalle fiamme, i viavai sono incessanti.

«Abbiamo dormito poco e niente, troppo agitati per quanto successo. Ringraziamo il Comune per la sistemazione, abbiamo avuto un tetto sulla testa, un pasto caldo, delle brandine», comincia Gianfranco, inquilino del terzo piano. Lui e il fratello fanno parte del gruppo di 44 persone che sono state alloggiate a tempo record nel nuovo palazzo del Comune in via Carbonia 3, a pochi metri di via Cogne. Allacciate le utenze in poche ore, azionato il riscaldamento. «Anche se ci sono volute ore per avere un po’ di calore, abbiamo passato la notte al freddo», aggiunge una donna. Ieri mattina gli operatori MM hanno rassicurato tutti, comunicando che l’impianto sarebbe rimasto acceso giorno e notte. Altre 18 persone sono state accolte in due hotel. Messi in salvo anche otto cani e due gatti. Come Lucky, un meticcio di 8 anni. «Era a casa da solo quando è divampato l’incendio – racconta Monica Montrasi, la proprietaria –, all’ottavo piano. Mi sono preoccupata subito ma all’inizio non pensavo che la situazione fosse gravissima. Ero al lavoro, mi hanno avvisato alcuni vicini e mi sono precipitata in via Cogne». Pure lei ha trascorso la notte in via Carbonia, «ho avuto un pasto caldo, una brandina, la colazione e tantissima solidarietà». «Io abito al dodicesimo piano, ero spaventato per mia figlia, diciottenne, che era in casa. Per fortuna è andato tutto bene. Ora speriamo di poter tornare presto a casa», prosegue Michele. Ieri mattina il sindaco Giuseppe Sala ha fatto visita agli sfollati.

In via Cogne, pure l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti. E oggi, fa sapere il Comune in una nota, «inizieranno le operazioni propedeutiche al rientro delle prime famiglie i cui alloggi si trovano ai piani bassi dello stabile e sulla cui agibilità si attenderà comunque il via libera dei vigili del fuoco». Per la notte appena trascorsa è rimasto invariato il piano dell’ospitalità: 18 persone sono rimaste alloggiate negli alberghi, a carico del Comune, 44 nello stabile comunale di via Carbonia. Ma i pensieri del quartiere sono rivolti soprattutto a chi non tornerà più, a casa: «Oggi alle 21 sotto lo stabile di via Cogne 20 – annuncia il presidente del Consiglio di Municipio 8, Fabio Galesi – porteremo una rosa bianca in ricordo di Haytam».

 

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