Milano, 15 febbraio 2018 - E' morto questa mattina Haitam alle 10.04, il ragazzino di 13 anni rimasto vittima dell'incendio di ieri in via Cogne, quartiere Quarto Oggiaro a Milano. Haitam, 13 anni compiuti lo scorso novembre, era l’intossicato più grave dell’incendio scoppiato ieri mattina. Arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Sacco in arresto cardiaco, con i soccorritori che continuavano a cercare di rianimarlo, ieri sera lottava attaccato alla macchina per la circolazione extracorporea nel reparto di Rianimazione. Oggi il tragico epilogo. E il dolore per quel ragazzo "sempre sorridente".
LA TELEFONATA ALLA MADRE : "AIUTO, C'E' FUMO" - Una sequenza terribile, quella che ha portato alla morte del ragazzo. Nella mattina di mercoledì la chiamata in lacrime alla madre: "Aiuto, c’è fumo". Poi il tentativo disperato di salvarsi, immergendosi nella vasca del bagno piena d’acqua per sfuggire al calore. Poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco l’hanno trovato lì, privo di sensi; poi l’hanno adagiato su un lenzuolo bianco e l’hanno trasportato a braccia dall’undicesimo piano della torre di via Cogne.
LE INDAGINI - Sul caso procedono i carabinieri del nucleo operativo della compagnia porta Magenta, sotto il coordinamento della pm Ilaria Perinu. Il pm ha aperto un'inchiesta con le ipotesi di incendio colposo e omicidio colposo nei confronti degli inquilini dell'appartamento al decimo piano da cui si è propagato il rogo (il ragazzino morto viveva al piano sopra). Si tratta di una donna ecuadoriana di 51 anni e un connazionale di 65. L'incendio è partito proprio dal loro appartamento, ma è ancora da chiarire se sia stato provocato da una caldaia o dalla stufetta che era sistemata vicino alle tende.
SALA: MASSIMO SOSTEGNO A FAMIGLIA DI HAITAM - "Questa mattina ho visitato il luogo dell’incendio di via Cogne - ha scritto il sindaco Giuseppe Sala su Facebook -. Relativamente alle cause, ovviamente, sarà la magistratura a far luce su quanto è avvenuto. Ho incontrato alcuni dei condomini che hanno dovuto abbandonare l'edificio e ai quali abbiamo trovato una soluzione temporanea: la Protezione Civile e le strutture del Comune sono al loro servizio. Sono stato, poi, all’Ospedale Sacco per manifestare la vicinanza mia e di tutta la città ai genitori e alle sorelle di Haitam, che purtroppo non ce l’ha fatta, nonostante il grande impegno del personale medico. Ho garantito alla famiglia, cui rinnovo il mio personale cordoglio, il massimo sostegno possibile".
(ha collaborato GIULIA BONEZZI)
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