Daniel ucciso dai Los Zetas nella sparatoria in Messico

Tre colpi di pistola, uno dei quali mortale, hanno tolto la vita a Daniel Pessina travolto da una vendetta della banda nei confronti del locale

Daniel Pessina

Daniel Pessina

Milano, 19 gennaio 2017 - Tre colpi di pistola, uno dei quali mortale. Ora si sa che «ci sono voluti tre colpi per portarti via»: lo scrive su Facebook Manuel, il fratello di Daniel Pessina, 34enne milanese rimasto ucciso la notte tra domenica e lunedì durante una sparatoria in una discoteca a Playa del Carmen in Messico. Un far west che si è scatenato mentre era in corso una kermesse musicale, in mezzo a giovani che erano lì per divertirsi, tra cui Daniel e altre quattro vittime colpite dai proiettili. Si scava, si cerca di trovare il perché di queste morti.

E ora viene a galla un nome: Los Zetas, cartello che racchiude alcune delle più pericolose organizzazioni criminali del Messico attive nel traffico di droga ma che non disdegnano rapimenti a scopo di estorsione e una sfilza di affari illeciti. Si apprende che a Playa del Carmen è in corso una guerra tra cartelli della droga: uno scontro tra criminali che pare non finire mai. Ecco, Daniel era all’interno del locale Blue Parrot che tra domenica e lunedì è stato teatro del Bpm festival. Alcuni esponenti del cartello Los Zetas avrebbero cercato di entrare nella discoteca trovando però il muro della sicurezza. Ma questa è gente che non accetta rifiuti. E dopo il «no» ha preparato la vendetta. Così, intorno alle 2.30, mentre era ancora in corso la festa, i criminali sono tornati armati e si sono fatti largo con la violenza sparando all’impazzata. Daniel è stato raggiunto da tre colpi: uno al braccio, uno sulla parte sinistra del petto (il proiettile è entrato e uscito) e un terzo all’addome, che gli ha trapassato gli organi.

Vita spezzata all’istante. All’aria i sogni e i progetti di questo ragazzo che si era trasferito in Messico con la compagna e aveva aperto a Sayulita il suo ristorante «Gusto artisan food market». Per partecipare all’evento, domenica, si era spostato di 2.500 chilometri. Dolore indicibile per la famiglia, che martedì all’alba è partita alla volta del Messico: il fratello Manuel, la mamma e il papà. Chiusa per lutto la pizzeria che gestiscono in via Collecchio al Qt8. Nel quartiere si è aperta una raccolta fondi per realizzare uno striscione in memoria di Daniel, da esporre durante il funerale, e contribuire alle spese della famiglia Pessina. Per chi volesse contribuire: Intestazione: Riccardo Angelo Ridere, Iban: IT33G0316901600CC0010036650, causale Daniel Pessina.

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