Coronavirus, Sala incalza il Governo: "La riapertura va pianificata" / VIDEO

Trasporto pubblico, scuola e attività economiche, il sindaco di Milano invita a trovare soluzioni: "Non alla cultura del 'non si può'"

Beppe Sala

Beppe Sala

Milano, 20 aprile 2020 - La riapertura "va pianificata" e non "ce lo dovranno dire 48 ore prima". È la richiesta del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sui social per parlare ai cittadini dell'emergenza coronavirus. "Quello che voglio dire è che non ci vengano a fare una comunicazione il sabato sera dicendo 'da lunedì si riapre', va pianificata la cosa", ha aggiunto.

Trasporto pubblico

Sala ha invitato il Governo a "fare chiarezza" in particolare sul trasporto pubblico "Oggi sento dire che c'è la possibilità che sul trasporto pubblico si possa stare solo seduti e a distanza- ha detto Sala -. Ve lo dico iovuol dire che la capacità di trasportare passeggeri scende al 10-15% rispetto ai normali orari di punta. Per quanto riguarda invece quello che il Comune può fare, invece, "per esempio sulle metropolitane possiamo limitare l'accesso alle stazioni quando vediamo che l'afflusso è eccessivo. Possiamo disegnare dei cerchi sui pavimenti del metrò o del tram - ha aggiunto - possiamo, in questa fase, continuare a tenere sospese l'area B e l'area C. Mi dispiace per il tema dell'inquinamento ma dobbiamo promuovere ancora di più lo sharing dei veicoli e in particolare delle biciclette elettriche e degli scooter". 

Scuole

Sulla riapertura delle scuole, "trovo inaccettabile questa idea che ci si arrenda di fronte a un problema che è grosso e che non nasce oggi. E non mi rivolgo solo ed esclusivamente al nostro ministero dell'Istruzione». Per Sala, "è una ferita nel cuore sapere che il sistema educativo italiano è così buono in termini di offerta per i nostri ragazzi ma in questo momento la riposta è così debole. Altri pensano di riaprire e noi diciamo 'forse a settembre', qui ci vuole la capacità di aver gestito la complessità e anche un pò di fantasia". 

Negozi e attività

Per quanto riguarda il commercio, ha aggiunto il sindaco, "ieri ne ho parlato al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e mi ha dato ampia disponibilità a ragionare, ma bisogna trovare di nuovo un diverso spirito collaborativo. Noi possiamo ad esempio non far pagare la Cosap, la tassa di occupazione del suolo, a quei bar e ristoranti che quando potranno aprire potranno allargarsi sui marciapiedi e sulle piazze". 

Gli orari della città

In generale, il primo cittadino ha invitato a ripensare ai tempi e ai modi della vita cittadina, esortando a trovare soluzioni. "Il tema degli orari della città è fondamentale ha speigato -nelle scuole bisogna entrare scaglionati e i negozi devono aprire in maniera scaglionata e probabilmente alcuni dovranno tenere aperto di sera". Il sindaco ha quindi sottolineato che "o si trovano vie diverse, oppure con le nostre rigidità e i nostri 'non si può' perdiamo. Forse io ho fatto troppi anni nelle aziende - ha aggiunto - dove la cultura del 'non si può' non esiste. Ecco, in questo momento, il pubblico non puo' dire 'non si può". 

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