Colonne di San Lorenzo, vigile circondato e picchiato. "Non ce la facciamo più"

Agente municipale sulle tracce di un balordo viene circondato dai compari e colpito con un pugno. Intanto qualcuno buca una ruota del furgone

Degrado alle Colonne di San Lorenzo

Degrado alle Colonne di San Lorenzo

Milano, 12 settembre 2016 - Il tema torna come un mantra a intervalli regolari. Il titolo è sempre lo stesso: movida violenta alle Colonne di San Lorenzo. E a farne le spese, spesso, sono gli agenti di polizia locale in presidio da quelle parti nei weekend. L’ultimo episodio in ordine di tempo è andato in scena la notte scorsa. Mancano dieci minuti all’una, a quell’ora ci sono centinaia di persone nella zona. L’attenzione dei vigili, in piazza con una pattuglia e un furgone per un servizio anti-abusivismo commerciale, viene attirata da alcune persone: segnalano la presenza di un ragazzo, presumibilmente di origine nordafricana, che sta scaraventando all’aria le transenne che proteggono il porticato della Basilica di San Lorenzo. Quando i ghisa si avvicinano, però, sembra tutto tornato alla normalità: il ragazzo si è allontanato in direzione via Torino.

Trascorre qualche minuto, e altri passanti informano i vigili che qualcuno sta spintonando e malmenando tutti quelli che si ritrova a tiro. Gli agenti non ci pensano su due volte e decidono di andare a controllare. Succede così che nella foga dell’inseguimento uno di loro si ritrova da solo quando riesce a intercettare il balordo. Che nel frattempo è stato raggiunto da altri quattro-cinque compari: il gruppo circonda l’agente, che viene colpito da un forte pugno in faccia; poi gli aggressori scappano. Finita qui? No, perché al ritorno in piazza i ghisa ritrovano uno pneumatico del loro furgone bucato con un coltello o un punteruolo; evidentemente, qualcuno, approfittando della loro assenza, si è divertito a forare una gomma al veicolo. Per fortuna, niente di grave per il vigile ferito: portato al Policlinico, viene dimesso con cinque giorni di prognosi per un taglio al labbro. «Siamo stufi, non ce la facciamo più», il grido d’allarme lanciato dal segretario del Sulpm Daniele Vincini, che si fa portavoce della frustrazione dei colleghi.

«Questi episodi si ripetono da anni – attacca – ma non è mai cambiato nulla, nonostante i nostri reiterati appelli all’amministrazione comunale». Da tempo, ormai, il sindacato autonomo (proposta condivisa anche da altre sigle di categoria) chiede una dotazione simile a quella delle forze di polizia: «Per la legge non lo siamo, ma di fatto sì». E allora, «dovrebbero darci caschi e scudi: non per offendere, solo per difesa personale». Senza dimenticare lo spray al peperoncino. nicola.palma@ilgiorno.net

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