Blitz animalista alla Statale per liberare cavie, il rettore: "Danni a ricerche"/ VIDEO

A processo tre attivisti dell'associazione animalista "Coordinamento Fermare Green Hill" . L'università è parte civile

Animalisti in presidio davanti al tribunale di Milano

Animalisti in presidio davanti al tribunale di Milano

Milano, 15 gennaio 2018  - "Si verificò la perdita dei finanziamenti legati alle singole ricerche già in corso, oltre alla perdita dei dati degli esperimenti in corso che bloccò ulteriori ricerche e i finanziamenti che queste avrebbero generato". Queste le parole di Gianluca Vago, rettore dell'Università di Milano, sentito come teste nell'udienza di questa mattina, nel processo milanese a carico di tre attivisti dell'associazione animalista "Coordinamento Fermare Green Hill" accusati di avere occupato, il 20 aprile 2013, gli stabulari del dipartimento di Farmacologia, liberando quattrocento cavie e un coniglio.   Altre due persone che parteciparono all'azione di protesta, invece, hanno già patteggiato.

Stando alle indagini della Digos di Milano, dopo essere entrati nei laboratori dell'università, i cinque attivisti bloccarono la sala d'accesso e distrussero le targhette identificative degli animali e le gabbie prima di portarli via. L'Università Statale di Milano e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istituto di neuroscienze) sono parti civili nel processo davanti al giudice dell'ottava sezione penale. Oltre a parlare dell'"impatto economico" che il blitz ebbe, Vago ha ricostruito anche le fasi in cui dovette "trattare" con gli attivisti che stavano occupando gli stabulari, trattative che si conclusero dopo un "accordo" con gli attivisti che uscirono portando via gli animali (sul numero esatto c'è ancora discussione e oggi la difesa ha prodotto un documento sul punto). Un "accordo" per garantire la "sicurezza" e "l'incolumità delle persone presenti", come ha spiegato un altro testimone.  Nell'udienza del 26 marzo verranno sentiti due dei tre imputati e i testimoni della difesa, mentre il 26 aprile parleranno pm, parti civili e difesa.

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