Attentato a Barcellona, bandiere a mezz'asta: "Vicini a immenso dolore famiglia Gulotta"

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Marino e in tutte le sedi della Regione Lombardia nei capoluoghi di provincia. Scola: preghiera è reazione a barbara violenza

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Marino (foto Facebook Comune Milano)

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Marino (foto Facebook Comune Milano)

Milano, 18 agosto 2017 -  Dopo l'attentato a Barcellona, dove ha perso la vita Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, a Milano sono state esposte a mezz'asta le tre bandiere, nazionale, europea e comunale, sulla facciata di Palazzo Marino e del Palazzo della regione in segno di partecipazione al dolore e di lutto.

Il tweet di Regione Lombardia
Il tweet di Regione Lombardia

"In segno di lutto e di partecipazione al dolore per l’attentato che ha colpito Barcellona - si legge sulla pagina Facebook del Comune di Milano - oggi Palazzo Marino e gli edifici comunali espongono a mezz’asta le tre bandiere italiana, europea e comunale".  Il sindaco Sala ha anche scritto al primo cittadino di Barcellona: "Cara Ada, Ti scrivo con profonda tristezza per esprimerti le mie più sentite condoglianze per il terribile attacco che ieri ha colpito Barcellona. I miei pensieri vanno a coloro che hanno perso la vita o sono rimasti gravemente feriti per un attacco crudele e codardo. L'Europa e tutti i nostri cittadini stanno soffrendo molto a causa del terrorismo. Continuo a credere che dobbiamo restare uniti per combattere insieme le minacce del terrorismo e dell'estremismo. Il desiderio di sicurezza e pace rimane saldo nei nostri cuori e nelle nostre menti. La speranza deve essere più forte dell'odio e della paura. Ti esprimo la solidarietà mia e di tutti i milanesi. Milano si unisce oggi simbolicamente al minuto di silenzio che ricorderà le vittime di Barcellona".

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Lombardia
Bandiere a mezz'asta a Palazzo Lombardia

Cordoglio anche da parte di Matteo Salvini. Sul suo profilo Facebook, il segretario federale della Lega Nord ha postato una fotografia di Bruno Gulotta e accanto un commento: "Morire a 35 anni, passeggiando tenendo per mano il figlio di cinque anni, sotto gli occhi della compagna e della bimba di sette mesi. Buon viaggio  Bruno, spero che il tuo sacrificio non sia vano e che i tuoi figli possano crescere in un mondo migliore, ricordandosi del loro papà. Io, da papà prima che da politico, ce la metterò tutta".

Sulla vicenda, è intervenuto anche l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che ha condiviso sul suo profilo Facebook il post di "20 Maggio senza muri", rete sostenitrice della marcia per l'accoglienza dei migranti che si è tenuta a Milano lo scorso 20 maggio, dopo l'analoga iniziativa di Barcellona. Si legge: "Vicini a Barcellona. Ancora una volta camminiamo insieme. 'Il terrore non riuscirà a farci smettere di essere come siamo: città aperta al mondo, valorosa e solidale' (Ada Colau, 17/8/2017)".

Il vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing Soicale, Expo ed Internazionalizzazione delle imprese, Fabrizio Sala ha lasciato a Facbook il suo pensiero: "Nessuna pietà per chi spezza le nostre vite, i nostri ragazzi, il nostro futuro. Regione Lombardia piange il giovane di Legnano Bruno Gulotta e si stringe forte intorno ai suoi bambini, a sua moglie, alla sua famiglia e a tutte quelle coinvolte nel brutale attentato terroristico di Barcellona". 

SCOLA - "Ancora una volta la barbara violenza del terrorismo estremista ha colpito gente inerme durante il tempo di un meritato riposo": questo il pensiero del cardinale Angelo Scola all'indomani dell'attentato di Barcellona. "Ci addolorano la soppressione di tante vite umane e l'impressionante numero dei feriti. In modo acuto - si legge nella nota inviata dell'arcidiocesi - ci affligge la morte dei due italiani, specialmente del legnanese Bruno Gulotta che passeggiava nel centro di Barcellona con la coraggiosa consorte e i due figlioletti". "La prima reazione adeguata a una simile tragedia - sottolinea l'arcivescovo di Milano - è la preghiera. Anche chi pensa di non credere può invocare il mistero entro il quale ogni vita conserva tutto il suo valore. Nella preghiera per tutte le vittime ricordiamo i loro familiari, gli amici e i colleghi di lavoro così come il popolo spagnolo, ancora una volta duramente colpito". Dopo la prima e immediata risposta rimane però la domanda: come far fronte a questa terribile prova? Per Scola "non possiamo fermarci all'indignazione e alla paura, pure ben comprensibili, ma destinate ad infragilirsi rapidamente. Noi tutti, l'Europa in particolare, dobbiamo rimetterci al lavoro. Impegnarci con un senso adeguato della vita, rieducarci e rieducare i giovani ad un significato da perseguire nel quotidiano, ad una direzione di cammino capace di dare nuova solidità a quell'amicizia civica che sola permette di edificare una civiltà. Sconfiggeremo il terrorismo - conclude - se la nostra risposta partirà dalle radici vitali dell'educazione, della cultura e della fede. Qui sta la nostra speranza". 

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