Due notti in albergo per la finale di Champions? Si spende fino a venti volte di più

Dopo i bagarini, l’inchiesta del Giorno affronta il capitolo pernottamenti

Champions League, la finale a Milano

Champions League, la finale a Milano

Milano, 25 maggio 2016 - Camere di albergo che arrivano a costare quasi venti volte rispetto alla norma. Dopo lo scandalo del bagarinaggio online (come rivelato da "Il Giorno", ci sono all’asta tagliandi a 20mila euro), un altro caso scuote la settimana che anticipa la finale di Champions League di sabato sera. Sono cifre vertiginose quelle necessarie per pernottare a Milano nelle notti di venerdì e sabato: ben superiori a quelle consuete. E non sono solo le agenzie di viaggio a farci la cosiddetta cresta, sono gli stessi albergatori ad aver applicato super-tariffe sulle stanze. "Il Giorno" lo scopre con l’aiuto di una fonte che lavora nel mondo dei viaggi e che può consultare liberamente il mondo dei tour operator. Prendiamo ad esempio uno degli hotel più prestigiosi di Milano, il Melia di via Masaccio. Cinque stelle, casa per un weekend anche dell’Atletico Madrid: il solo pernottamento in Room Premium per le notti di venerdì e sabato viene a costare 4.873 euro.

Facciamo un confronto con la stessa camera, due settimane dopo, dal 17 al 19 giugno: 294 euro. Sedici volte tanto. Stesse situazioni riscontrate al Best Western Hotel Astoria Mailand di via Murillo 9: si passa dai 268 ai 1.100 euro. All’Idea Hotel San Siro (via Airaghi) con colazione inclusa si varia dai 122 ai 835 euro. Una doppia all’Una Hotel Scandinavia va dai 227 abituali ai 1.095 euro. E si potrebbe andare avanti all’infinito. Più ci si avvicina allo stadio e più i prezzi salgono. Rincari sostanziosi anche in hotel a una stella: le camere costano fino a 195 euro. Un’inchiesta di qualche settimana fa del quotidiano spagnolo "El Confidencial" ha dimostrato che centinaia di camere di albergo prenotate per il prossimo weekend tramite il noto sito booking.com erano state cancellate utilizzando la scusa dell’overbooking. Niente di strano se non fossero state rimesse poi sul mercato a costi sei volte maggiorati, scatenando le ire dei tifosi. La stampa spagnola aveva anche ipotizzato le cause: visto che Milano era stata concentrata soprattutto su Expo, era plausibile pensare che le stanze erano state messe fuori molto tempo prima senza valutare il possibile impatto della Champions.

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