Leonardo testimonial dell'Expo: in corso la clonazione del Cenacolo

Finite le riprese in alta definizione. Dalla Regione progetti per creare itinerari d’acqua alla scoperta delle opere del genio vinciano di Luca Zorloni

Il Cenacolo di Leonardo Da Vinci (Newpress)

Il Cenacolo di Leonardo Da Vinci (Newpress)

Milano, 24 ottobre 2014 - Le riprese sono finite. Nelle scorse settimane fotocamere ad alta definizione hanno immortalato anche il più microscopico dettaglio dell’Ultima cena di Leonardo da Vinci. Ora si passa al montaggio di quello che sarà il clone digitale del Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, una copia da esporre nel vicino Palazzo delle Stelline per far fronte all’impennata di turisti che, nei sei mesi dell’Expo del 2015, vorranno contemplare il capolavoro leonardesco. Uno dei più famosi e, allo stesso tempo, forse il più fragile. Per via della tecnica che il genio toscano adoperò per dipingere l’affresco tra il 1494 e il 1498: tempera su intonaco, che iniziò a disgregarsi già mentre il pittore stava terminando l’opera. La cautela si paga in termini di turismo: ogni anno si staccano circa 410mila biglietti, ma le richieste sono il triplo. Figurarsi con l’Expo.

La Soprintendenza dei beni culturali di Milano è da mesi al lavoro su due fronti per ovviare agli ingressi contingentati, a gruppi di 30 persone ogni mezzora. Il primo: allungare l’orario di apertura «fino alle 22-23», spiega il soprintendente Alberto Artioli, aggiungendo così 300mila accessi. «Con il ministero stiamo verificando le risorse finanziarie», aggiunge. Il secondo: dirottare chi comunque non potrà vedere l’originale su una copia. Ispirata al doppione realizzato dal regista Peter Greenaway nel 2008. Un progetto ormai avviato, conferma Artioli: «Sono già state fatte le riprese». Il clone sarà esposto in uno dei cortili delle Stelline, proprio a fianco a Santa Maria delle Grazie. Al palazzo di corso Magenta approderà anche Regione Lombardia, che ha adottato Leonardo come testimonial dell’arte per Expo e intende fare dei chiostri il centro di mostre, percorsi turistici ed eventi legati al genio toscano.

Cristina Cappellini, assessore regionale a Culture, autonomie e identità, ha spiegato che Navigli lombardi, la controllata del Pirellone che si occupa delle vie d’acqua, «ha messo a punto una serie di itinerari da Vigevano a Milano alla riscoperta delle opere idrauliche progettate da Leonardo». Poi l’installazione alle Stelline in tandem con la promozione dei nove siti Unesco regionali, tra cui, per l’appunto, il Cenacolo vinciano. Infine «Infrastrutture lombarde sta preparando uno studio di fattibilità – aggiunge l’assessore – per capire se per i sei mesi di Expo si può spostare il Cavallo leonardesco dall’Ippodromo di San Siro a Palazzo Lombardia». Tutte iniziative, quelle del Pirellone, che ora devono affrontare la prova del nove: quella dei fondi a bilancio al netto dei tagli da Roma. Ci sono o no le risorse finanziarie? «Con l’attuale Legge di stabilità – incalza Cappellini – i progetti culturali sono a rischio. Il mio budget potrebbe essere dimezzato».

luca.zorloni@ilgiorno.net

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