Ritrova la bicicletta rubata e ne fa scoprire altre 18. Il ricettatore? Insospettabile

Nei guai rivenditore alla Darsena. Rischia la revoca. In un anno registrate 50 denunce di furti di Marianna Vazzana

Le biciclette sono nel mirino dei ladri che spesso le rubano anche solo per effettuare uno spostamento in città

Le biciclette sono nel mirino dei ladri che spesso le rubano anche solo per effettuare uno spostamento in città

Milano, 7 settembre 2015 - Dal ladro al ricettatore, dall’acquirente (ignara) al legittimo proprietario. Passando per le mani della polizia locale. È la storia a lieto fine di una bicicletta rubata. E non finisce qui, visto che il ritrovamento ha innescato effetti a catena: il sequestro di altre 18 biciclette di dubbia provenienza, una denuncia per ricettazione e la richiesta di revoca della concessione dello spazio commerciale per chi le vendeva. Sembra la trama di un film, invece è una vicenda reale accaduta in zona Darsena.

Tutto comincia in piazzale Cantore, quando un commerciante segnala ai vigili di passaggio che la sua bicicletta è finita nel mirino dei ladri. «Dall’anno scorso - spiega il commissario Daniele Lo Presti, responsabile dei Vigili di quartiere di Zona 6 coordinati dal comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo - effettuiamo controlli mirati in piazzale Cantore. Da ottobre abbiamo denunciato circa 50 persone per furto o ricettazione». L’obiettivo è fermare i manolesta delle dueruote, odiati dai milanesi: due anni fa, 465 persone su 606 intervistate hanno dichiarato di aver subito il furto di una bici (inchiesta Fiab). Solo il 21% aveva però sporto denuncia. Stavolta, la bici non si è volatilizzata: il proprietario derubato ha notato una dueruote parcheggiata fuori da un negozio, identica alla sua. «È la mia», ha detto al commissario Lo Presti, mostrandogli foto scattate in passato e la dichiarazione di vendita del negozio in cui l’aveva acquistata, con tanto di numero di telaio inserito tra i dati.

I vigili hanno controllato: si trattava dello stesso velocipede. «Questa bicicletta è la mia, l’ho comprata», ha però spiegato agli agenti la nuova proprietaria, tornata a riprendere il mezzo posteggiato. E li ha accompagnati lei stessa nel luogo in cui aveva concluso l’affare, una postazione commerciale in zona Darsena. Lì i vigili hanno trovato una trentina di bici in vendita, con prezzi tra 50 e 90 euro. «Alcune hanno un prezzo di mercato di 600 e il venditore non aveva documenti per giustificare la provenienza di ogni singola bicicletta», sottolinea Lo Presti. Alla fine, i vigili ne hanno sequestrate 18 (19 se si conta anche quella ritrovata dal legittimo proprietario), denunciato il negoziante per ricettazione e chiesto la revoca della concessione dello spazio commerciale. «Abbiamo intenzione - conclude Lo Presti - di creare un book on line con tutte le bici ritrovate, sul sito del Comune, in modo che i proprietari possano riconoscerle». «Questa storia dimostra che la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine porta a ottimi risultati, ma anche che il commercio illegale è tutt’altro che sconfitto. Invitiamo gli assessori competenti a visitare il quartiere», dice Luca Pedercini, tra i cittadini attivi della zona di piazzale Cantore.

di Marianna Vazzana

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