Il tribunale conferma il blocco della app di UberPop

Respinta l'istanza di sospensione.Il 7 luglio l'udienza di merito. Uber Italia: dispiaciuti ma rispetteremo la sentenza

Uber (Ansa)

Uber (Ansa)

Milano, 10 giugno 2015  - Il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di sospensiva dell'ordinanza dello scorso 26 maggio con cui era stato sospeso il servizio di UberApp. Lo rende noto l'Unione Artigiani. La sentenza ha disposto l'oscuramento della piattaforma già da oggi; in caso contrario, la società sarebbe costretta a pagare una penale di 20 mila euro per ogni giorno di mancata ottemperanza all'ordine del giudice.  Da mezzogiorno e un minuto, è stata quindi disattivata la sezione Uberpop all'interno dell'app di Uber. Il 7 luglio è prevista l'udienza sul ricorso di merito. "Nuova vittoria dei tassisti milanesi che, sostenuti dalle associazioni di categoria, in primis dall'Unione Artigiani - si legge in una nota - hanno intrapreso una battaglia legale contro il servizio Uber-Pop. Il ricorso urgente presentato dai legali del gruppo Uber volto a far sospendere gli effetti dell'ordinanza del Tribunale di Milano dello scorso 26 maggio, che ha decretato lo stop di Uber-Pop per concorrenza sleale, e' infatti stato respinto stamane".

IL TRIBUNALE -  Uber "si e' limitata a offrire quale ipotesi transattiva in via interinale di limitare il servizio dei propri driver alle 15 ore settimanali". Lo scrive il Presidente della sezione specializzata in materia di impresa di Milano, Marina Tavassi, illustrando le ragioni per le quali ha bocciato il reclamo proposto dalla multinazionale americana. Il giudice, si legge nell'ordinanza depositata oggi, ha provato "un tentativo di bonaria composizione limitatamente all'esecuzione delle misure cautelari disposte con l'ordinanza reclamata, tentativo che non ha sortito l'esito sperato"

LA MANAGER DI UBER -  "Siamo dispiaciuti per la decisione del giudice, ovviamente la rispetteremo, ma continueremo a batterci legalmente affinché le persone possano continuare ad avere un'alternativa affidabile sicura ed economica per spostarsi in tante città. E perché non venga negata a migliaia di driver una risorsa economica": lo ha detto Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber Italia. "Moltissimi nelle ultime settimane ci hanno sostenuto: cittadini, opinion leader, associazioni di consumatori. E' la dimostrazione che il nostro servizio è amato, proprio perchè utile e decisivo per la mobilità cittadina. E anche l'Autorità dei Trasporti ha chiarito ancora una volta la necessità di una nuova regolazione per servizi innovativi come il nostro. Ora tocca alla politica portare l'Italia verso l'innovazione, prendendo le decisioni necessarie per permettere la mobilità del futuro".

SU TWITTER - «Il servizio uberPOP si fermerà, finché non riusciremo a far valere le nostre, e le vostre, ragioni», scrive Uber sul suo sito, invitando tutti gli utenti a «far sentire la voce a chi ha il potere di cambiare le cose twittando: 'L'Autorità dei Trasporti ha aperto al #ridesharing. Oggi è #lavoltabuona per costruire #lamobilitàdelfuturo matteorenzi Uber_Italia'». «In questo momento, molto delicato - si legge sul sito di Uber - si stanno decidendo le sorti della mobilità del nostro Paese, con scelte che definiranno la strada che l'Italia andrà a percorrere nei prossimi anni riguardo a temi cruciali per tutti noi come mobilità e trasporto locale». «Noi continuiamo e continueremo a lottare per offrire una mobilità di qualità ed affidabile a chi non trova soddisfazione nelle soluzioni tradizionali. Le decine di migliaia di voi che ci hanno scritto e le numerose associazioni di consumatori che si stanno unendo alla nostra battaglia - conclude Uber - ci confermano che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta».

UNIONE ARTIGIANI -  "Ribadiamo nuovamente - commenta il delegato del settore taxi dell'Unione Artigiani, Pietro Gagliardi -, la nostra piena fiducia nel sistema giudiziario che, anche in questa occasione, non ha potuto che osservare le leggi in vigore. Ora con la medesima fiducia ci apprestiamo a seguire gli sviluppi della vicenda, il cui prossimo appuntamento è fissato per il 7 luglio, quando verrà discusso il ricorso di Uber nel merito. Anche in questa occasione, comunque, abbiamo dimostrato come l'unione faccia davvero la forza, grazie all'impegno e al sostegno delle associazioni di categoria."

I LEGALI DEI TAXISTI - "Siamo estremamente soddisfatti per la decisione di quest'oggi. Non ci sono più alibi, è la seconda volta in sole due settimane che il Tribunale di Milano ordina al Gruppo Uber di bloccare l'attività Uber-pop per concorrenza sleale, precisando anche che avrebbe dovuto farlo sin dal 26 maggio scorso". Così gli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti dello Studio Pavia e Ansaldo e il legale Alessandro Fabbi, che rappresentano le associazioni di categoria dei tassisti, hanno commentato la decisione del Tribunale milanese. Nel procedimento in sede civile la multinazionale statunitense Uber è difesa dai legali dello studio Bonelli Erede Pappalardo.

CODACONS -  "La decisione del tribunale di Milano di respingere l'istanza di sospensione del blocco della app Uber-pop rappresenta per gli utenti una notizia negativa". Lo afferma il Codacons,. "E' più che mai urgente una modifica della legislazione vigente in materia, che adegui la norma al fine di renderla al passo con le nuove possibilità offerte dal mercato e dalla tecnologia - spiega il presidente Carlo Rienzi - Ovviamente devono essere previste tutele per i tassisti, che non devono subire danni ingiusti e una lesione della propria professionalità, ma crediamo sia ampiamente possibile integrare in Italia servizi come Uber Pop ai taxi tradizionali. Non è possibile costruire dighe per ostacolare lo sviluppo e nuove possibilità in favore degli utenti perché in tal modo si produce un evidente danno ai consumatori sul fronte della libertà di scelta e delle tariffe".

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