CHIEDILO A MARONI Sosteniamo la formazione nelle residenze per anziani

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Chiedilo a Maroni

Chiedilo a Maroni

Milano, 21 febbraio 2016 - Caro Governatore, sono la figlia di un ospite di una casa di cura non privata a Varese. Anche mia suocera si trova ospite di una casa albergo in provincia di Varese e per questo conosco i problemi di queste strutture. Trovo giusto che Regione Lombardia si impegni con aiuti economici per gli anziani e i disabili come sta facendo. Le chiedo: le università potrebbero aiutare questi istituti permettendo ai loro studenti di Psicologia e Psichiatria di accedervi come volontari stagisti e dando crediti per il loro percorso di laurea? Le chiedo inoltre se fosse possibile nelle case di riposo, attraverso un accordo con la Diocesi, un conforto religioso ai pazienti con l’aiuto di seminaristi e di laici. Anna  

GENTILE ANNA, la nostra Regione già prevede tutto quello che lei richiede. La nostra legge lombarda non solo prevede la possibilità per gli studenti delle scuole di formazione sia universitaria che professionale, di frequentare le case di riposo e le strutture socio-sanitarie sia per anziani che per disabili, ma in molti casi ha previsto l’obbligo di un rilevante numero di ore di “tirocinio” in tali strutture. Per quanto riguarda l’assistenza religiosa, i dati in nostro possesso ci dicono che la quasi totalità delle Rsa lombarde - molte sono gestite da ordini religiosi - assicura l’assistenza religiosa agli ospiti attraverso accordi con le parrocchie. Vi scrivo in merito alle nuove liste di scaglioni delle case Aler. I miei genitori abitano dal 1972 in un appartamento in via Agostino De Pretis 55 e hanno sempre pagato tutto. Con il nuovo censimento (il loro reddito complessivo netto è di 2.300 euro, compresa l’ invalidità permanente di mio padre) l’Aler chiede 350 euro di affitto, più 50 euro di spese. Al mese arrivano, quindi, a 400 euro. Non mi sembra corretto nei confronti di persone che hanno dato tutta la vita per pagare, proprio nel momento in cui avrebbero potuto vivere gli ultimi anni tranquilli, che l’Aler metta degli scaglioni senza valutare caso per caso. I quartieri popolari erano nati per fare convivere tutti insieme, di fatto adesso state chiedendo ancora dei sacrifici a delle persone che hanno perso la salute per questo Paese. Non mi sembra giusto. Fabrizio

GENTILE FABRIZIO, come Lei sa io sono molto attento a tutta la vicenda delle case Aler e di coloro che vi abitano, così come il mio vicepresidente Fabrizio Sala che cura direttamente il settore. Da quando sono presidente della Regione ho sempre sostenuto il canone sopportabile, ovvero un affitto che sia giusto con le risorse economiche delle famiglie. Una nostra legge regionale prevede che, ogni due anni, si debba compiere una raccolta dei dati di coloro che abitano nel patrimonio dell’Aler. Questo per evitare che si creino situazioni profondamente ingiuste e inique come quelle che i giornali e le televisioni stanno raccontando in questi giorni. Il canone sostenibile è determinato principalmente dal reddito e dal patrimonio di tutti i componenti del nucleo familiare. Nel caso in cui il canone non sia ritenuto adeguato da parte del nucleo familiare, l’inquilino può opporsi all’ente proprietario o chiedere all’Aler una riduzione del canone, giustificandolo con una variazione del reddito. In ogni caso, il nostro consiglio è quello di rivolgersi innanzitutto agli uffici dell’Aler di Milano per chiedere formalmente tutte le informazioni che hanno condotto l’Azienda alla variazione del canone di locazione dell’alloggio in cui vivono i suoi genitori. Se non otterrà risultati soddisfacenti si potrà rivolgersi ai nostri uffici regionali. Ci tenga informati. Buongiorno , volevo sapere dal governatore Maroni se è possibile che mia mamma che ha 86 anni e ha sempre pagato regolarmente l’affitto per la casa dell’Aler ora, non avendo la possibilità economica di acquistare l’appartamento, si trovi a dover subire un trasferimento in altri appartamenti. In quella casa ha vissuto tutta una vita. Ora è spaventata. Maurizio

GENTILE MAURIZIO la Legge regionale prevede la possibilità per l’Aler di vendere alloggi di proprietà. In questi casi l’inquilino ha la priorità ad acquistare l’alloggio a un prezzo conveniente rispetto ai valori di mercato, nell’ambito del piano vendita approvato da Regione Lombardia. Nel caso voleste cambiare idea, al fine di agevolare l’acquisto dell’alloggio da parte dell’inquilino o di un suo familiare convivente, Regione Lombardia eroga un contributo per la copertura delle spese di rogito e di mutuo per favorire l’acquisto dell’alloggio da parte di inquini assegnatari di Aler Milano che hanno ricevuto formale proposta di acquisto. La domanda deve essere presentata all’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale di Milano fino ad esaurimento delle risorse previste.

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