"Mia figlia non ci vede bene". La visita agli occhi? Tra 8 mesi

"Mia figlia, a scuola, non riesce a vedere bene alla lavagna. Così, con la prescrizione del medico di base, ho chiamato l’Azienda Ospedaliera e mi hanno dato appuntamento per giugno 2015. Sono rimasto sorpreso. E ho rifiutato. Che senso avrebbe andare tra 8 mesi, a scuola finita?" di Laura De Benedetti

Michele Merola è papà di una bimba di 8 anni e di un bimbo di 6 (Cavalleri)

Michele Merola è papà di una bimba di 8 anni e di un bimbo di 6 (Cavalleri)

Lodi, 22 ottobre 2014 - «Mia figlia, a scuola, non riesce a vedere bene alla lavagna. Così, con la prescrizione del medico di base, ho chiamato l’Azienda Ospedaliera e mi hanno dato appuntamento per giugno 2015. Sono rimasto sorpreso. E ho rifiutato. Che senso avrebbe andare tra 8 mesi, a scuola finita?». Michele Merola, di Lodi, è papà di una bimba di 8 anni e di un bimbo di 6: per il più piccolo, trattandosi di prima visita, ha ottenuto l’appuntamento entro un mese. La bambina invece aveva già fatto una visita un anno fa e il medico aveva raccomandato un controllo entro l’anno. «Con l’inizio della scuola — racconta Merola —, mia figlia ha manifestato difficoltà a leggere alla lavagna per cui ho prenotato la visita, ma essendo un controllo, me l’hanno proposta tra 8 mesi». Eppure l’Asl di Lodi, che pubblica online i tempi d’attesa effettivi di prime visite e di altre prestazioni erogate dall’Ao e dai centri convenzionati, precisa (nell’ultimo documento di settembre) che «la normativa prevede che le prestazioni di controllo possono essere programmate e di conseguenza erogate in un maggior arco di tempo, di norma entro 180 giorni», ovvero entro 6 mesi. In questo caso ampiamente superati. Si dovrebbe perciò avere diritto ad andare privatamente e farsi rimborsare.

Su Facebook i commenti si sprecano: c’è chi suggerisce al papà il pronto soccorso, chi di simulare una nuova ‘prima visita’ (garantita in 30 giorni), chi di rivolgersi fuori provincia, a Pavia o a Crema, chi di andare da un privato; nessuno è davvero sorpreso. In fondo, in questi giorni, in città manifesti di 6 metri per 3 fanno sapere che, da settembre, è possibile ottenere visite ambulatoriali anche la sera o nei fine settimana. Ma il numero verde preposto 800 318 318 rimanda al ‘solito’ numero unico di prenotazione 800 638 638; in alternativa un’operatrice informa quali strutture erogano servizi serali e festivi nel Lodigiano (dato non disponibile online) ma non ha calendario e non effettua prenotazioni. «Io mi sono rivolto all’ambulatorio di oculistica dell’Ao — afferma Merola — perché ci siamo sempre trovati bene. Io e mia moglie portiamo gli occhiali e quindi nei bimbi c’è una certa predisposizione. Sono rimasto sorpreso degli 8 mesi di attesa perché in fondo non si tratta di una visita specialistica che comporta l’uso di un macchinario ad alta tecnologia ma solo di 15 minuti, leggendo un cartello con le lettere. Reputo che sia un problema del sistema, non dal reparto. Non è nulla di drammatico ma vorremmo far visitare la bambina in tempi ragionevoli».

laura.debenedetti@ilgiorno.net