La Madonna della Luna è ospitata nel parco di Villa Gray
Turbigo, 26 aprile 2016 - La scelta, alla fine, sarà tra due bozzetti ormai pronti, ma tenuti ancora top-secret, e toccherà ai cittadini decidere quale vedere realizzato. In una vicenda che ormai, tra lungaggini burocratiche, vincoli inaggirabili e difficoltà amministrative inenarrabili si trascina a Turbigo, realtà di 7.500 anime del Milanese, da oltre un anno e mezzo. Al centro di intensi dibattiti la statua della Madonna della Luna, manufatto ospitato da sempre nel parco di villa Gray, storica dimora nel centro del paese, che avrebbe dovuto nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale traslocare nella piazza Madonna della Luna, ex piazza Primo Maggio, con cambio toponomastico realizzato appositamente per l’occasione. Qualcosa però è andato storto, e sin da subito: i vincoli posti a tutela del monumento hanno fatto infine desistere il Comune che ha tuttavia deciso di non abbandonare del tutto il progetto facendo realizzare ex novo una statua. «È stato un iter lungo e complesso – spiega il sindaco Christian Garavaglia – e solo ora stiamo finalmente arrivando alla conclusione. Diciamo che nel giro di qualche mese la nuova opera potrà trovare la sua collocazione definitiva in piazza, al centro di una fontana». La progettazione è stata affidata all’accademia di Brera, che ha proposto due versioni di una nuovissima Madonna della Luna. «Vorremmo però che fossero i turbighesi ad esprimersi e a scegliere quale diventi realtà – conclude Garavaglia –. Per questo motivo, domani abbiamo organizzato una serata di presentazione dei progetti e da quel momento partirà una votazione, aperta sia sul sito istituzionale del Comune sia in municipio, che vorremmo coinvolgesse tutta la popolazione. Ci sarà quindi un periodo di tempo per dare la propria indicazione e, una volta individuata la statua preferita, in poche settimane verrà creata, per poi posizionarla in piazza». Anche Turbigo, insomma, avrà la sua Madonnina. Chiudendo così, definitivamente, diciotto mesi di discussioni per spostare una statua di qualche centinaio di metri.Alessio Belleri