Codogno, i migranti lavoreranno per il decoro della città

Stilato un accordo fra Comune di Codogno e Caritas: previsti una serie di lavori che i richiedenti asilo potranno svolgere di MARIO BORRA

Profughi e migranti in arrivo

Profughi e migranti in arrivo

Codogno (Lodi), 5 maggio 2016 - I migranti richiedenti asilo innaffieranno i fiori e monteranno pure i palchi delle feste in piazza. E' stata siglata nei giorni scorsi l'intesa tra Comune e Caritas per fare seguito al protocollo generale sottoscritto nel marzo scorso con la Prefettura di Lodi attinente alle attività di volontariato che gli stranieri ospiti nelle strutture di accoglienza possono svolgere nei rispettivi paesi ospitanti. A Casale l'accordo è già operativo da settimane, mentre a Codogno il patto è stato siglato martedì sera in giunta.

I cinque richiedenti asilo africani, ospitati all'interno dell'ex casa del custode della chiesa della Trinità di via Vittorio Emanuele, dunque, saranno impegnati nei prossimi i giorni in interventi per il miglioramento del decoro urbano. Nell'accordo sono stati stati messi tutta una serie di interventi: pulizia dei parchi, della circonvallazione delle vie della città, pulizia dei pozzetti della raccolta d'acqua nel parco di piazza Cairoli, rimozione di foglie e sporcizia delle pensiline portabiciclette della stazione ferroviaria e del sottopasso del San Bagio, dei sottocordoli dei marciapiedi di via Buonarroti, Duca d'Aosta, Volta, del marciapiede di via Grande Triulza, pulizia delle erbacce del cortile del municipio, dei vialetti del cimitero e delle zone antistanti le sedi comunali, tra cui la Polizia Locale, dell'ingresso dell'Asl di via Pietrasanta, la pulizia settimanale della Loggia della Mercanzia, del Mercato Coperto oltre ad innaffiare le fioriere di via Galilei, via Roma e piazza XX Settembre e l'allestimento degli spazi in occasione di eventi organizzati dal comune.

Per il comune non c'è alcun impegno di assunzione alla fine dell'esperienza: ai migranti sarà fornita l'attrezzatura e gli indumenti necessari per svolgere il compito in sicurezza. Sarà nominato un referente della Caritas che avrà il compito di tenere i rapporti con il Comune il quale elaborerà un piano operativo con tempistica, orari e specifiche attività. Ci sarà un tutor che li seguirà. Il patto avrà validità di un anno.