Hi-tech ed ecologica, presentata la nuova Facolta di veterinaria di Lodi

Un maxi progetto da oltre 62 milioni di euro per un edificio che è stato progettato in modo "aperto", rivolto cioè alla natura in modo da diventare parte intrinseca del contesto circostante

Ecco come apparirà la nuova Facoltà di medicina veterinaria

Ecco come apparirà la nuova Facoltà di medicina veterinaria

Lodi, 18 ottobre 2014 - Architettura e natura per il nuovo Campus della Statale a Lodipresentato il progetto della nuova sede della Facoltà di Medicina Veterinaria firmato dal Gruppo di Progettazione guidato dalla Kuma & Associates Europe Lodi. E’ stato presentato oggi, nella sala “Carlo Rivolta” del Teatro alle Vigne di Lodi, il progetto del nuovo insediamento che entro fine 2017 consentirà di completare il trasferimento a Lodi della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Statale di MilanoAlla presenza del sindaco di Lodi Simone Uggetti, del rettore dell’Università Statale di Milano Gianluca Vago e del Presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati, il progetto è stato illustrato dal celebre architetto giapponese Kengo Kuma, che si è aggiudicato la gara (con base d’asta pari a 1.910.00 euro) indetta dall’Università degli Studi di Milano per l’assegnazione dell’incarico di progettazione preliminare dell’intervento, che riguarda l’area immediatamente adiacente alle strutture del polo universitario di Lodi già realizzate, comprendenti l’Ospedale Veterinario Universitario e il Centro Zootecnico Didattico Sperimentale.Ecco come apparirà la nuova Facoltà di medicina veterinaria

Destinato alle attività didattiche e di ricerca della Facoltà di Medicina Veterinaria, il nuovo Campus universitario, che ospiterà circa 2.470 tra studenti e personale docente e non, sarà articolato in due lotti funzionali (il primo relativo agli edifici per la didattica e i servizi, il secondo agli edifici per le attività dipartimentali), che nella proposta progettuale saranno integrati ad un terzo lotto, relativo alle strutture di completamento per attività didattico-applicative presso il Centro Zootecnico Didattico Sperimentale e l’Ospedale Veterinario. L'edificio è stato progettato in modo "aperto", rivolto cioè alla natura in modo da diventare parte intrinseca del contesto circostante. In un luogo in cui rogge e marcite sono elementi fondamentali del paesaggio, l’elemento dell’acqua diventa il principale attore e organizzatore dello spazio Il blocco edilizio principale del nuovo Campus - del quale è prevista l’ultimazione entro il novembre 2017 - sarà suddiviso in due lotti funzionali uniti da un edificio ponte soprastante la roggia; la porzione più a nord accoglierà le funzioni didattiche e i servizi generali (per un totale di 9.400 metri quadrati) mentre la porzione rivolta a sud, più vicina all’attuale edificato, sarà destinata ai dipartimenti e ai laboratori di ricerca (per un totale di 15.000 metri quadrati).

Ecco come apparirà la nuova Facoltà di medicina veterinariaI due lotti saranno organizzati in un unico complesso strutturato proprio come le cascine, mantenendo un lato della corte aperto verso la campagna e gli edifici dell'università già esistenti. Una grande area che rispecchia le peculiarità del paesaggio rurale circostante accoglierà studenti e visitatori prima di accedere all’interno degli spazi dell’Università. Grandi vetrate consentiranno al paesaggio circostante di farsi parte integrante del progetto stesso. La cura per il legame con il territorio si rifletterà anche nella scelta dei materiali: legno, pietra e vetro, per sfumare il più possibile la percezione del confine tra architettura e natura. Il progetto prevede la realizzazione di nuove strutture per una superficie coperta di 26.000 metri quadrati, di cui: 13.000 per studi, laboratori di ricerca e locali di supporto; 7.300 per aule, biblioteca e servizi generali; 1.800 per ampliamento della clinica veterinaria per piccoli animali; 1.200 per completamento del Centro Zootecnico Didattico Sperimentale e della clinica veterinaria per grandi animali. L’investimento previsto ammonta a 62milioni 600mila euro, di cui 57.300.000 euro cofinanziati da Università degli Studi di Milano (per una quota del 60%), Regione Lombardia (22%), Provincia di Lodi (9%) e Comune di Lodi (9%), e 5.300.000 euro a carico integralmente dell’Università Statale per il completamento del Centro Zootecnico Didattico Sperimentale.