Lodi, la piscina chiude in rosso, ma meno del previsto: "Dati positivi"

Grazie al cambio di gestione di gennaio, secondo il sindaco si tornerà in attivo già dal 2016

La vasca coperta

La vasca coperta

Lodi, 26 novembre 2015 - Il bilancio della piscina coperta, dal primo settembre 2014 al 31 agosto 2015 si è chiuso con una perdita di 517mila euro contro i 620mila stimati. Una riduzione, ha spiegato ieri sera il sindaco Simone Uggetti in commissione, dovuta al rilevamento, da gennaio, del capitale di Sporting Lodi da parte di Astem Spa (controllata dal Comune) e di Sport 64, che ha portato effetti positivi sia in termini di riduzione dei costi di gestione ed energetici che di aumento dei ricavi. La perdita di esercizio è da imputare allora in primis agli oneri finanziari (400mila euro) e alla riclassificazione (altri 480mila) degli ammortamenti, prima sottostimati, oltre alla svalutazione del credito di 300mila euro per il contributo non corrisposto dal Comune per l’esercizio 2013-2014 a causa della mancanza del collaudo amministrativo. Altre cause sono poi il versamento di 200 anzichè 300mila euro per il ritardo nel collaudo nel 2014-2015 e il pagamento di tre rate pregresse di mutuo lasciate inevase dalla precedente gestione.

Ecco perché nonostante quel segno meno di oggi, per il 2015-2016 si prevede la chiusura (anche per l’aumento dei biglietti di ingresso) con un utile di almeno 20mila euro, ma probabilmente di più: i ricavi di settembre-ottobre sono stati infatti di 337mila euro (+53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) grazie a scuola nuoto (115mila euro, +64%), nuoto libero e abbonamenti (70 mila, +4%), corsi acquaticità e gestanti (61mila, +55%), palestra (49mila, +94%) e bar (15mila). «Il risultato è migliore del previsto – commenta Uggetti – considerando i soli 8 mesi di nuova gestione: confidiamo di chiudere ad agosto in positivo».

Ma Michela Sfondrini (Sel) ieri ha abbandonato subito la commissione: "Chiedevamo i dati della piscina da un anno: il sindaco si presenta senza prima aver consegnato ai consiglieri alcun documento, impendendoci così di prepararci a dovere o di fare qualsiasi riflessione, positiva o negativa. È irriguardoso e svilente". Anche Lorenzo Maggi (FI) ha poi lasciato l’incontro, ma per il rifiuto del sindaco a fornire precisazioni: "Si tratta di bullismo istituzionale – afferma –. A parte il fatto che i due campi da beach volley dovevano essere pagati dal costruttore e così non è stato, ho sollevato l’istanza presentata il 6 novembre 2014 da M5S in cui si chiedeva l’elenco dei dipendenti della piscina, con relativi patentini, come da articolo 25 della convenzione col Comune. Ma quando ne ho chiesto conto al sindaco, Uggetti ha rifiutato di rispondere".