Ecoadda, via i sigilli dalla discarica di Cavenago

Cavenago, soddisfatta Waste Italia: "Ora impianto in sicurezza". Il comitato vuole vederci chiaro

La guardia forestale quando aveva apposto i sigilli

La guardia forestale quando aveva apposto i sigilli

Cavenago d'Adda (Lodi), 22 aprile 2016 - Il Tribunale del Riesame di Lodi ha rimosso i sigilli alla discarica di Cavenago. È stata accolta dai giudici la richiesta di Ecoadda, società in liquidazione, partecipata al 70% da Waste Italia, di dissequestrare l’impianto per tornare a conferire la quantità di rifiuti residua (circa 14mila tonnellate) e effettuare operazioni urgenti di bonifica della falda acquifera. L’impianto era sotto sequestro dal 12 marzo 2015, quando il Corpo Forestale e la Procura di Lodi avevano fatto irruzione dopo aver riscontrato il conferimento di rifiuti illeciti. Il pm Emma Vittorio aveva chiesto un dissequestro temporaneo della struttura per far intervenire EcoAdda e assicurare la messa in sicurezza della struttura. Secondo la Procura, i rifiuti non autorizzati sarebbero stati conferiti nella discarica attraverso bolle d’accompagnamento false, situazione che avrebbe inquinato le acque sottostanti.

Nel registro degli indagati sono finiti i responsabili della società ai quali sono contestati i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, atto falso e danneggiamento di acque pubbliche sotterranee. La denuncia/querela depositata da Mario Forti, presidente del comitato No ampliamento discarica, il 28 gennaio 2014, aveva fatto scattare le indagini. Secondo l’accusa, nell’impianto di Soltarico si sarebbero effettuate senza una specifica autorizzazione, attività di smaltimento di rifiuti diversi da quelli per i quali la discarica aveva le autorizzazioni. Pronti a contestare la decisione i rappresentanti del Comitato che stamattina saranno negli uffici della Procura di Lodi: "Non riesco a spiegarmi come possa essere dissequestrato un impianto del genere – dice Forti –. Ecoadda srl ha un debito con il Comune di Cavanego di 1,3 milioni di euro. Nei prossimi giorni presenteremo un esposto alla Corte dei conti per danno erariale. Dicono che vogliono intervenire sulla falda che si trova sotto la discarica. Cosa vogliono fare? Spostare tutti i rifiuti? Voglio vederci chiaro".

Soddisfatta Waste Italia: "Il Tribunale ha riconosciuto l’impegno di Ecoadda riguardo alla estromissione dall’attività gestionale del vecchi management. La società si impegna nel più breve tempo possibile a conferire la quantità di rifiuti residua, a mettere in sicurezza e chiudere l’impianto, in accordo con la Provincia, l’Arpa e la Procura. La società, convinta del lavoro sempre svolto con il massimo impegno e rispetto delle norme al servizio dell’amministrazione e dei cittadini, è disposta ad incontrare in qualunque momento i cittadini, le autorità competenti e il Comitato per organizzare delle visite alla discarica finalizzate alla realizzazione di analisi e verifiche necessarie a dimostrare ancora una volta la correttezza delle procedure eseguite".