Migranti protestano contro la coop a Lodi: vogliono soldi e migliori condizioni

Sono stati 83 i migranti scesi in strada per chiedere alla coop che li gestisce un miglioramento delle condizioni di accoglienza

Auto delle forze dell’ordine alla frazione Olmo per contenere la protesta dei migranti (Cavalleri)

Auto delle forze dell’ordine alla frazione Olmo per contenere la protesta dei migranti (Cavalleri)

Lodi, 3 agosto 2017 - La protesta dei migranti ha mandato nel caos la piccola frazione dell’Olmo. È stata una mattinata di tensione nella comunità di appena 197 abitanti alle porte di Lodi. Ieri, intorno alle 12.30, sono stati 83 i migranti che sono scesi in strada per chiedere alla cooperativa che li gestisce un miglioramento delle condizioni di accoglienza. E non solo. A fare scoppiare la protesta anche il presunto mancato pagamento del pocket money, circa 2,5 euro al giorno, che i migranti ricevono per poter pagarsi qualche spesa. Fondamentale l’intervento di quattro volanti della Polizia di Stato che fatto rientrare la protesta e riportato la tranquillità nella frazione.  Gli agenti hanno bloccato la via ed un paio di stranieri avrebbero tentato di scappare nella campagna. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Lodi, Sara Casanova, che ha chiesto e ottenuto un incontro urgente che si terrà stamattina col prefetto Patrizia Palmisani. «Mettere in una piccola frazione 83 presunti profughi è deleterio per la nostra comunità – commenta il primo cittadino –. Era chiaro che prima o poi accadesse qualcosa. Il prefetto dovrebbe garantire l’ordine pubblico, a me pare, invece, che corriamo il rischio reale che in città e in ogni angolo della provincia si crei uno scontro tra cittadini residenti e ospiti». E ha aggiunto: «Nel merito della vicenda ritengo inaccettabile che la cooperativa non sorvegli adeguatamente gli ospiti permettendo proteste. Il fatto che protestino in modo organizzato ci preoccupa molto».  Ha infatti spiegato: «Per noi è prioritaria la sicurezza dei residenti della frazione Olmo che meritano tranquillità. Per questo chiedo ufficialmente al prefetto che intervenga immediatamente. A tal proposito ho richiesto e ottenuto un incontro urgente che si terrà già domani mattina (stamattina per chi legge, ndr)».  Nel giro di pochi mesi sono raddoppiati i profughi accolti nella struttura. Provengono dal centro Africa, Nigeria, Mali, Gambia, Togo e Pakistan. La maggior parte sono giovani uomini, poche le donne. Per la minuscola frazione alle porte della città, che conta 197 abitanti, è sempre stato un numero rilevante di richiedenti asilo. Un migrante ogni due abitanti. I ‘nuovi residenti’ da quasi due anni vivono in due palazzine private. Il tutto a due passi dall’antica chiesetta dell’Olmo. Ad occuparsi della gestione dei migranti sono i collaboratori della onlus lodigiana Area Solidale.