Droga, estorsione e corruzione: patto criminale fra rom e napoletani

Blitz della Guardia di Finanza a Lodi e nel Milanese: 22 arresti

Eseguite oltre 40 perquisizioni

Eseguite oltre 40 perquisizioni

Lodi, 14 gennaio 2017 - Operazione Big Brothers, scattano 22 custodie cautelari. In carcere anche un ufficiale di polizia giudiziaria. Maxi blitz della Guardia di finanza di Lodi per decapitare «un pericolosissimo gruppo criminale» attivo – tra Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi e San Giuliano Milanese – nello spaccio di droga, usura, estorsione e corruzione per il rilascio indebito di residenza. Il bilancio è di 11 custodie cautelari in carcere, 6 ai domiciliari, 2 con l’obbligo di firma e 3 con l’obbligo di presentazione all’autorità. Gli indagati sono tutti italiani, alcuni dei quali con precedenti, associati dagli inquirenti a due famiglie. La prima, quella dei Saviano, originari dell’hinterland napoletano e operativi nel sud Milano: avrebbero anche utilizzato pesanti minacce, fino a progettare un omicidio poi caduto nel nulla, per controllare il giro. Secondo la Finanza, spacciavano su San Giuliano, dove sono stati intercettati guadagni mensili di oltre 500.000 euro e 200 assuntori, mentre un imprenditore milanese li avrebbe aiutati a far circolare la droga nella Milano bene. Contemporaneamente rifornivano di marijuana il secondo gruppo, quello della famiglia di etnia rom dei Labate, attivo nella zona di Zelo Buon Persico, con almeno 100 clienti e un giro d’affari di 300mila euro al mese, approfittando dell’aiuto di un ufficiale di polizia giudiziaria, dell’Unione di polizia locale nord lodigiano che ha sede a Montanaso. Sergio Giuseppe Broscritto, ex comandante di polizia locale a Zelo, avrebbe assicurato la cancellazione di diverse multe. È stato arrestato con l’accusa di corruzione anche perché dalle intercettazioni telefoniche è emerso il suo coinvolgimento in un giro di false residenze. Appoggiandosi a una agenzia di disbrigo pratiche di Massalengo, nord Lodigiano, gestita da una brasiliana, ha garantito il rilascio indebito di 280 residenze ad altrettanti brasiliani in cambio di un compenso di circa 200 euro a testa.

Ieri mattina 150 finanzieri delle province di Lodi, Pavia, Cremona, Bergamo, Milano, 5 unità cinofile e un elicottero da Varese, diretti dal colonnello Massimo Benassi, e coordinati dalla Procura di Lodi hanno eseguito 42 perquisizioni, notificato le ordinanze e sequestrato beni mobili e immobili, riconducibili ai Saviano, per 1,3 milioni di euro (4 case a San Giuliano e Valera Fratta, due auto e un suv). Sequestrati anche 150 grammi di cocaina, 5,5 grammi di hascisc, 500 grammi di marijuana, 30mila euro in contanti, vari chili di oro e 40 proiettili per pistola. Ai Labate un fucile a canne mozze con 100 cartucce, un chilo di marijuana, uno di hascisc e 2 serre per coltivare droga. L’indagine è partita a fine 2015 quando i finanzieri hanno notato, da un controllo economico sul territorio, la vita di lusso di alcuni rom nullafacenti appartenenti alla famiglia Labate.