Delitto di Pordenone: tre profili anonimi scoperti su Facebook

Zelo Buon Persico, la famiglia di Teresa Costanza chiede giustizia

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Zelo Buon Persico, 14 gennaio 2016 - Sono tre i profili Facebook «Anonimo Anonimo» (e non solo uno creato nella caserma come fino a oggi si sapeva) spuntati nelle indagini sull’omicidio della lodigiana Teresa Costanza e del militare Trifone Ragone, fidanzati uccisi con sei colpi di pistola, nel parcheggio del palasport di Pordenone, il 17 marzo 2015. Colpo di scena, ieri, nella dodicesima udienza in Corte d’Assise di Udine, del processo che vede come unico imputato del duplice omicidio il 27enne militare campano Giosuè Ruotolo. A evidenziare i nuovi elementi sono stati i tre carabinieri del Ritel del Ros di Roma, che hanno esaminato pc, cellulari, mail e social. Era stato proprio nel telefonino di Teresa Costanza che i Ros di Roma avevano trovato la chat Facebook di «Anonimo anonimo» (con foto del profilo il campanile di Pordenone) creato nella caserma De Carli di Cordenons, considerata una delle prove principali per i pm Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro. L’utente si firmava Annalisa, una ex fidanzata di Trifone Ragone.

Ma ieri un carabiniere ha raccontato anche di un altro profilo chiamato «Anonimo Anonimo», individuato il 28 settembre nell’analisi del profilo Facebook di Teresa Costanza. E anche un terzo profilo «Anonimo Anonimo» è emerso dall’analisi dello smartphone di Maria Rosaria Patrone, la fidanzata di Ruotolo, a processo per favoreggiamento. «Una delle prove principali per i pm nei confronti di Ruotolo non ha trovato certezze - spiega l’avvocato dell’imputato, Roberto Rigoni Stern -. Anche dai dispositivi informatici non è emerso niente. Perché Ruotolo non ha cancellato niente dai pc e dal cellulare». In aula si ritornerà il 20 gennaio per ascoltare due commilitoni di Trifone e Giosuè Ruotolo. I militari operativi a Cordenon, parleranno di una presunta lite avvenuta in caserma tra i due, qualche settimana prima dell’omicidio.