'Calzinaro' napoletano pesta a sangue un automobilista: arrestato

Il 33enne pregiudicato aveva picchiato un 51enne che non aveva voluto comprare dei calzini nell'area di servizio di San Zenone. Fa parte di una banda di campani che imperversa anche a Somaglia e Fiorenzuola

I "calzinari" si erano spartiti le aree di servizio in A1 Milano-Piacenza (foto archivio)

I "calzinari" si erano spartiti le aree di servizio in A1 Milano-Piacenza (foto archivio)

Guardamiglio (Lodi), 30 agosto 2016 - Chi è stato a Napoli li conosce già, ma i 'calzinari' hanno da tempo cercato di esportare il loro modello di 'business' anche altrove in Italia: la vendita abusiva di calze condita da insistenza, minacce e a volte violenza. E' quanto è successo, per esempio, il 13 luglio nell'area di servizio di San Zenone, lungo la A1, dove un automobilista 51enne di Parma è stato brutalmente malmenato da un pregiudicato napoletano di 33 anni. a dargli manforte un complice che aveva tenuto ferma la vittima del pestaggio. Il malcapitato era poi finito a terra col viso coperto di sangue, gravi lesioni per la frattura delle ossa nasali e diverse contusioni.

Le indagini della Polizia stradale, coordinate dalla dirigente Patrizia Villano e dirette dal pm Sara Mantovani, hanno permesso di identificare i due responsabili, che nel frattempo avevano lasciato la Lombardia. Il 33enne in particolare aveva deciso di cambiare aria ma non mestiere e infatti continuava a vendere calzini nella capitale. Sabato mattina, grazie al lavoro della Stradale di Guardamiglio, gli agenti della Stradale Roma Nord hanno eseguito il provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell'autore materiale dell'aggressione. 

Tra l'altro la presenza di questi venditori non è una novità, nelle aree di servizio di San Zenone, Somaglia e Fiorenzuola. Si tratta di un gruppo di pregiudicati campani più volte identificati e denunciati dalla polizia stradale di Lodi/Guardamiglio, competente sulla tratta San Donato Milanese – Fiorenzuola dell’Autostrada del Sole. Nel tempo sono stati più volte allontanati dai Comuni dove si trovano le aree di servizio e hanno ricevuto l’avviso orale da parte del Questore di Napoli. Ma tutto ciò non li ferma. 

Il 33enne ora si trova ai domiciliari a Napoli in attesa della decisione della giustizia lodigiana.