Picchiato e insultato durante il Grest. Bambino di 8 anni preda dei bulli

La vicenda risale a un mese fa. Il parroco si difende: «Solo fantasie»

Bullismo e cyber bullismo sono all'ordine del giorno

Bullismo e cyber bullismo sono all'ordine del giorno

Lodi, 26 agosto 2016 - «Nostro nipote è stato aggredito in oratorio durante un gioco. Un gruppo di bulli l’ha prima minacciato e poi non ha esitato a colpirlo. Chiediamo che queste cose non succedano più». Non solo a scuola. Ora il bullismo sconfina persino negli oratori. È successo a luglio in una parrocchia di un comune nel Centro Lodigiano. La vittima è un bambino di otto anni, insultato e picchiato al termine di un gioco al Grest per il semplice fatto di aver vinto una gara. Il parroco continua a smentire tutto. Il «caso» non esisterebbe. «Frutto della fantasia del bambino», dice il prete. Sono realtà, invece, le ferite al volto, alle gambe e alla bocca che il bambino ha subito e che sono confermate dal referto medico. A raccontare la vicenda è stato il coraggio dei nonni della vittima, ormai disperati e preoccupati. A colpire il bambino un gruppo di «bulletti» di appena 12 anni (circa una decina, almeno secondo il racconto della vittima ai genitori e al medico del pronto soccorso) che ha aggredito senza pietà il piccolo per futili motivi. Il bambino di otto anni sarebbe stato prima minacciato e poi colpito con calci, pugni e schiaffi.

Il motivo? Non avrebbe dovuto vincere la gara nella corsa con i sacchi. E allora - a quanto raccontato dalla vittima - il bambino è stato aggredito alle spalle, bloccato per le mani, mentre uno gli dava dei colpi alla testa, fino a quando non è caduto per terra, poi preso a calci senza pietà. «Siamo ancora scioccati per quello che è successo – spiegano i nonni della vittima –. Una vicenda che continua a turbare soprattutto la vita di mio nipote. Il bambino non è riuscito a reagire e ha cercato invano di chiamare in aiuto sia il sacerdote sia gli educatori ma senza esito alcuno. Anzi, il prete ha spiegato ai genitori che le ferite sono dovute a una caduta del bambino durante il gioco. Peccato che il referto del medico del pronto soccorso dica tutt’altro». «Mio nipote è un bambino buono che non ha mai manifestato atteggiamenti pericolosi per gli altri – prosegue la nonna –. Adesso, dopo l’aggressione, oltre ai problemi ai denti, ha anche disagi a livello psicologico. Ha paura e siamo stati costretti a rivolgerci a uno psicologo per riuscire ad aiutarlo. L’oratorio dovrebbe essere un luogo protetto dove poter svolgere delle attività al sicuro, e invece non è stato così». Portato al pronto soccorso qualche ora dopo, intorno alle 22, il bambino è stato visitato dal medico di turno che gli ha diagnosticato escoriazioni al volto, alle gambe, una lesione gengivale e una contusione alla coscia. Ma dalla parrocchia smentiscono tutto. «Abbiamo già incaricato il nostro legale – spiega il parroco –. Il racconto del bambino è del tutto fantasioso. Durante un gioco il bambino è caduto e non c’è stato nessun pestaggio». La famiglia della vittima ha presentato una denuncia e una richiesta di risarcimento al Tribunale civile nei confronti dell’oratorio e del parroco. carlo.delia@ilgiorno.net