Forza Italia, il coordinatore Biasini lascia: "Centrodestra candidato ad affondare"

Lodi, Gino Biasini contro la decisione di non puntare su Lorenzo Maggi alle amministrative

Gino Biasini, 45 anni

Gino Biasini, 45 anni

Lodi, 15 febbraio 2017 - "Io non ci sto". L’avvocato Gino Biasini, 45 anni, è amareggiato e non fa niente per nasconderlo, anzi. Sostenitore della prima ora di Forza Italia, ha annunciato, ieri, la sua uscita dal partito e le dimissioni da coordinatore cittadino dopo quattro anni di carica. Motivo, la decisione dei vertici forzisti, annunciata durante una riunione a Palazzo Marino a Milano, che si è tenuta lunedì sera, alla presenza del consigliere regionale Claudio Pedrazzini e del coordinatore provinciale Oscar Fondi, di non puntare sull’ex consigliere comunale Lorenzo Maggi, 42 anni, in vista del voto amministrativo di primavera.

"Esco da Forza Italia perché alcune scelte non le ritengo condivisibili e corrette – spiega il dimissionario Biasini –. In particolare mi riferisco al modo di gestire la questione della coordinatrice regionale Mariastella Gelmini e alle candidature scelte per le cariche di sindaco a Como, Monza e Lodi, quest’ultima ritenuta dalla stessa Gelmini 'politicamente irrilevante'. Il partito ha scelto di puntare su Monza, lasciando e imponendo il candidato della Lega Nord per Lodi, senza informarsi della situazione lodigiana". La coalizione di centrodestra ha iniziato a perdere i primi pezzi. Il candidato alla fascia di Palazzo Broletto sarà la leghista Sara Casanova, 39 anni, di professione architetto e verrà ufficializzata nei prossimi giorni. "Non ho nulla contro Casanova, che conosco e stimo, ma che credo sia politicamente debole – aggiunge Biasini –. Non è il candidato ideale per vincere. Avrei preferito Lorenzo Maggi, che ha sicuramente maggior spessore ed esperienza. E invece, Forza Italia ha accettato delle imposizioni calate dall’alto senza interessarsi della base. Il partito non può trattare gli iscritti in questo modo. Ora a prescindere dalle scelte che farà Maggi, lo sosterrò".

A questo punto è molto probabile che Lorenzo Maggi si possa presentare agli elettori lodigiani con una lista civica. La riserva, comunque, dovrebbe essere sciolta entro la fine della settimana. Nel centrosinistra, invece, l’accordo non è ancora stato raggiunto. Nel circolo lodigiano e nella coalizione sembra prendere sempre più corpo la volontà di scegliere il candidato attraverso consultazioni aperte a tutti. Questa, però, resta solo un’ipotesi. La base del Pd sarebbe intenzionata a puntare sul segretario provinciale dei dem, Fabrizio Santantonio, 50 anni, ma il nome non avrebbe convinto gli alleati di Lodi Comune Solidale. L’altra forza in campo, il Movimento Cinque Stelle, sta continuando a lavorare da quasi un mese col candidato sindaco Massimo Casiraghi, 32 anni, fotografo freelance, proprio l’esponente che si è costituito parte civile al processo contro Uggetti.