Agriturismi in provincia di Lodi triplicati: "Io fuggito dalla città, lo rifarei ancora"

Boffalora d'Adda, la storia di Roberto Postini ex geometra: come lui sempre più persone

Roberto Postini, 62 anni, con le cavalle del suo agriturismo Ai Gerali in pieno Parco Adda Sud(Cavalleri)

Roberto Postini, 62 anni, con le cavalle del suo agriturismo Ai Gerali in pieno Parco Adda Sud(Cavalleri)

Boffalora d'Adda, 20 ottobre 2016 - "Mi alzo la mattina e sto bene. Vivo in un posto fantastico, sto in mezzo agli animali e alla natura. Non potevo chiedere altro nella mia vita". Della vita a Milano, come geometra comunale, non ne poteva più. E così Roberto Postini, oggi 62enne, nato e cresciuto in città, ha deciso di abbandonare il suo posto fisso e, insieme a moglie e figlia, scelse, vent’anni fa, di trasferirsi in campagna e aprire una piccola azienda agricola di 22 ettari, che potesse garantirgli un reddito per continuare a vivere in maniera dignitosa. Poi, nel 2007 l’intuizione di sfruttare una parte della sua casa per guadagnare qualcosa in più. Da tre stanze, per un totale di otto posti letto, è nato l’agriturismo Ai Gerali, appena un chilometro dalla chiesa di Boffalora d’Adda, in pieno Parco Adda Sud, dove ancora oggi Roberto vive insieme alla sua famiglia e ai suoi nove cavalli.

"Sono contento per la scelta che ho fatto soprattutto per la qualità della vita che è nettamente migliorata – spiega Postini –. Lavorare in ufficio ogni giorno e timbrare il cartellino mi aveva davvero stancato. E così a 42 anni ho mollato tutto e, in accordo con mia moglie, abbiamo deciso di trasferirci in campagna. Adesso vivo in un posto magnifico, in pieno Parco Adda Sud, con la possibilità di uscire a cavallo quando le giornate sono belle. Di sicuro è stata una scelta che mi ha cambiato la vita, ma che rifarei". Come lui, quasi dieci anni fa, altri proprietari di aziende agricole del Lodigiano hanno scelto di investire i pochi risparmi per la realizzazione di un agriturismo. Un dato che è emerso da un’analisi della Coldiretti delle province di Lodi, Milano e Monza. In provincia di Lodi, infatti, le strutture sono addirittura triplicate aumentando da 10 a 32.

Tra i servizi offerti la ristorazione e l’alloggio sono quelli più diffusi, anche se non mancano proposte alternative come le passeggiate a cavallo, le escursioni naturalistiche, le fattorie didattiche e corsi di varia natura. Scendendo più nel dettaglio: in provincia di Lodi si può mangiare nel 44% degli agriturismi per un totale di oltre 600 posti a tavola. "Di sicuro non è un affare aprire un agriturismo – dice Postini –. I clienti, soprattutto nella nostra provincia, sono sempre meno. Per me è ancora più complicato, perché non offro un servizio di ristorazione. Solo alloggio e la possibilità di fare passeggiate con le cavalle che sono nate e cresciute qui da noi. Per chi gestisce un agriturismo, poi, non esiste alta e bassa stagione, infatti mantengo le stesse tariffe per tutti i periodi dell’anno. L’azienda agricola mi garantisce un reddito, poi i pernottamenti, le passeggiate a cavallo e la possibilità di fare corsi per imparare a guidare una carrozza mi assicurano le entrate mensili sufficienti per raggiungere uno stipendio normale".