Esplode palazzina a Cerro Maggiore: un morto. La vittima era appena tornata a casa

Il destino beffardo e l'appuntamento con la morte: Virginia Bollati è rimasta sepolta sotto le macerie Foto: I soccorsi e le macerie Foto: Rabbia e sgomento

Due persone osservano la palazzina  due piani crollata a causa dello scoppio di una tubatu

Due persone osservano la palazzina due piani crollata a causa dello scoppio di una tubatu

Cerro Maggiore (Milano), 12 novembre 2015 - Un'esplosione talmente forte da lanciare nel campo dove di solito c’è il luna park, alcune tegole del tetto della casa distrutta. È stato un vero e proprio inferno quello che i residenti della frazione cerrese di Cantalupo hanno vissuto ieri pomeriggio. Poco dopo le 16 una violentissima esplosione ha fatto crollare una palazzina di due piani, seppellendo per alcuni minuti una anziana del posto.

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Virginia Bollati, ottant’anni, era da poco rientrata in casa dopo che il pulmino degli anziani l’aveva riportata nell’abitazione di via Manara, angolo via Risorgimento. Era andata a fare delle terapie mediche, ma non sapeva di avere un conto aperto col destino. All’improvviso lo scoppio, una deflagrazione devastante che ha fatto crollare la sua casa, un vecchio capannone che negli anni da azienda di famiglia era stato convertito in una palazzina a due piani. ESPLOSIONEPALAZZINA_9547965_190020

La donna è restata sotto le macerie per diverso tempo e nonostante i vigili del fuoco l’abbiano estratta ancora viva, è poi deceduta al Niguarda di Milano. Due gli operai del gas feriti, uno in modo piuttosto grave, mentre l’altro si è salvato grazie al macchinario che gli ha fatto da scudo durante il violento spostamento di aria dopo la terribile esplosione. Una deflagrazione che qualcuno azzarda come annunciata, tanto era la tensione in zona già nella giornata di martedì. Verso sera sono stati diversi i residenti che hanno chiamato le forze dell’ordine per via di una continua puzza di gas metano dalle tubazioni, avvertibile in zona. Lungo via Ungaretti alcuni tecnici stavano infatti operando per interrare i cavi in fibra ottica.

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Forse durante una buca, qualche macchinario deve aver danneggiato la tubazione provocando la fuoriuscita di gas. La preoccupazione dei residenti è salita e per tutta la notte di martedì sul posto sono giunti i vigili del fuoco, oltre ai tecnici specializzati di Italgas. La zona è stata interdetta al traffico. Un problema che nella giornata di ieri sembrava poi rientrato, almeno fino a poco prima delle 16 quando un fortissimo boato ha rotto la tranquillità della frazione cerrese. Una deflagrazione avvertita a diversi chilometri di distanza con fumo, fiamme e calcinacci. Poi un via vai di sirene ed i soccorritori che hanno lavorato per tutta la notte.

di CHRISTIAN SORMANI