Legnano, il Comune rifiuta di sposare due donne

Elena e Marta, il 'Sì' non arriva: vengono rimbalzate dai funzionari. Il centrosinistra prende tempo, ma le ragazze presentano domanda in una città leghista

Unioni civili (Foto di repertorio Alive)

Unioni civili (Foto di repertorio Alive)

Legnano, 5 settembre 2016 - Rimbalzate da un Comune amministrato da una giunta di centrosinistra chiedono di celebrare la loro unione in una città gestita dalla Lega Nord. Una vicenda paradossale – almeno sotto il profilo dell’orientamento politico – quella accaduta a due ragazze residenti a Legnano, Comune della provincia di Milano, disposte a tutto pur di celebrare la cerimonia nella propria città, ma rimbalzate – secondo la loro ricostruzione – dai funzionari.

Elena e Marta (nomi di fantasia poiché le due ragazze non hanno alcun desiderio di farsi pubblicità) sono due trentenni legnanesi omosessuali che, con l’entrata in vigore della legge sulle unioni civili, si sono recate nel Comune della loro città. Un desiderio che finalmente avrebbe potuto essere realtà, se non fosse che le porte verso le nozze si sono quasi chiuse ermeticamente con riferimenti normativi che alle due sono sembrate soltanto una serie interminabili di scuse, pur di non giungere al matrimonio. Così entrambe hanno deciso di scrivere personalmente al sindaco del Comune di Parabiago, Raffaele Cucchi, a pochi chilometri da Legnano, illustrando a parole e con una missiva quanto era loro successo. Una storia che anche il primo cittadino di Parabiago rende pubblica.

«Confermo l’intera vicenda e devo dire che la cosa mi ha sorpreso molto, perché tutto mi sarei aspettato da un Comune amministrato dalla sinistra tranne tergiversare sulla richiesta di un’unione civile», sottolinea il primo cittadino di Parabiago. Un paradosso che autorizza il sindaco Cucchi ad eleggersi quasi paladino di diritti che il suo partito mal tollera. «Magari la sinistra si sta convertendo alla Lega Nord, che si è sempre dichiarata contraria in merito alle stesse unioni civili. In caso contrario si dovrebbe pensare a un atteggiamento schizofrenico della sinistra che da una parte si fa paladina di questi diritti, ma in fondo, all’atto concreto come quanto accaduto a queste due ragazze, si tira indietro dimostrando ancora una volta di essere inaffidabile e strumentalmente ideologica», sottolinea il sindaco di Parabiago.

Di altro parere il sindaco di Legnano Alberto Centinaio, all’oscuro della vicenda che ha creato più di qualche malumore in città. «A Legnano sposiamo tutti quelli che ce lo chiedono e se qualche funzionario ha sbagliato ne pagherà ovviamente le conseguenze – precisa Centinaio –. Ma noi non abbiamo alcuna preclusione in merito e spero che non venga cavalcata politicamente questa storia perché non c’è la necessità. Ma ripeto: indagheremo per sapere se qualcuno ha sbagliato».