Carapelli, Inveruno adesso respira: salvati posti di lavoro e produzione

La nuova compagnia assorbirà 36 dipendenti, altri 6 potranno andare in Toscana

Lavoratori della Carapelli

Lavoratori della Carapelli

Inveruno (Milano), 1 marzo 2017 - Nello stabilimento di corso Europa si continuerà a produrre olio. Ieri a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, è stato raggiunto l’accordo che prevede la cessione del ramo di azienda dalla Daoleo alla new.co Tor (Total Organic Repining), l’azienda di Paolo Frigati che già produce olio biologico con la sua Tof. La Deoleo trasferirà alla new.co 36 dipendenti tra quelli attualmente occupati nello stabilimento di Inveruno: un passaggio che avverrà alle medesime condizioni economiche e contrattuali oggi in essere, quindi senza alcuna penalizzazione salariale. Altri sei lavoratori potranno trasferirsi a Tavernelle, in Toscana, dove Deoleo concentrerà la produzione con il marchio Carapelli. «Abbiamo inserito nell’accordo anche la clausola per la quale se nei prossimi mesi dovessero servire altri lavoratori la new.co li andrà a scegliere tra quelli oggi esclusi dal ciclo produttivo e che stanno fruendo degli ammortizzatori sociali» ha spiegato il sindaco Sara Bettinelli. Si tratta di un gruppo di 25 persone che per due anni saranno comunque tutelati previdenzialmente. Altri 27 dipendenti, quelli più prossimi alla pensione, avevano già deciso di usufruire degli incentivi per la mobilità anticipata. «Sono estremamente soddisfatta - ha aggiunto la stessa Bettinelli -. Subito dopo aver saputo del disimpegno di Deoleo dal sito produttivo di Inveruno mi sono attivata, al pari di tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali e delle organizzazioni sindacali, per scongiurare questa ipotesi. Il Consiglio comunale aperto, il grido d’allarme lanciato alla fiera di San Martino e l’impegno di tutti ha prodotto un risultato notevole. L’affitto del ramo di azienda era una delle ipotesi più concrete per mantenere una presenza produttiva in campo oleario ad Inveruno. Ringrazio chi ha creduto in questa possibilità e Deoleo, che non ha mai ostacolato le trattative».

L’attività olearia inverunese, di raffinazione e imbottigliamento, con più di un secolo di storia è pronta a scrivere una nuova pagina, che guarda verso nuovi traguardi e nuove produzioni in un’epoca nuova, quella del biologico.