«Niente armi, siamo ghisa». In venti si rifiutano

La maggior parte degli agenti di polizia ha chiesto di non utilizzare le pistole

Il comandante Franco Morizio

Il comandante Franco Morizio

Lecco, 26 febbraio 2016 - La polizia locale non vuole la pistola in dotazione. O almeno è così per un gruppo di agenti che ha firmato un documento per non girare a Lecco con un’arma nella fondina. Sarebbero infatti 20 - sui 27 adibiti all’uso della pistola - i vigili che dicono no alla proposta nel nuovo regolamento. E anzi, i ghisa chiedono mezzi più moderni e maggiore personale. «Si tratta di uno spreco assurdo – afferma Alberto Anghileri, consigliere di Con la sinistra cambia Lecco – verranno spesi circa 40mila euro per comprare le armi, e l’armadio blindato che le conterrà, ma bisogna intervenire altrove. Al di là della posizione che ognuno può avere nei confronti dell’utilizzo delle pistole, penso che siano davvero soldi buttati e che invece si potrebbero spendere in maniera diversa». Stesso discorso per le Rsu del Comune, che hanno infatti contestato il costo dell’operazione, ritenuto elevato. E così, proprio pochi giorni prima del voto a palazzo Bovara sulle armi ai vigili, sono proprio gli agenti a spiegare la posizione del Corpo e, in qualche modo, chiarendo che non hanno intenzione di utilizzare uno strumento pericolosissimo, soprattutto senza un adeguato addestramento. «Già un paio di anni fa il consiglio comunale ne aveva discusso – prosegue Anghileri –, giustamente si era soprasseduto dando in dotazione uno spray urticante come strumento di difesa. In questi due anni, una sola volta è stato necessario l’uso di questo spray per consentire ai vigili di difendersi, mi pare del tutto evidente l’inutilità di dotarsi di armi». 

Francesca Bonacina, assessore alla Polizia locale, spiega che «c’è stata la necessità di rifare il regolamento. La legge regionale del 2015 stabilisce nuove indicazioni e siamo chiamati a rimettere mano al documento che c’è dal 1993. Sappiamo benissimo che non si migliora la sicurezza diffondendo le armi, ma abbiamo pensato che la dotazione agli agenti ci può stare in situazioni particolari: scorte, lavoro notturno e pronto intervento in urgenza. Ovviamente gli agenti che dovrebbero utilizzare le pistole entrerebbero in un circuito di formazione: dobbiamo tutelare sia i vigili sia le persone comuni». Bonacina chiarisce che «non ci saranno gli agenti con la pistola ad aiutare i bambini ad attraversare la strada, ma tra i compiti della polizia locale c’è sempre più un supporto alle forze dell’ordine». Per questo, secondo il vicesindaco, «è giusto averle in dotazione». Ma ora bisognerà convincere i vigili.