Parapetti, reti e barriere: quello di Paderno non sarà più il ponte dei suicidi

Collega Lecco a Bergamo: 26 milioni per cancellare la sua triste fama

Un ciclista ammira il ponte sull’Adda (Cardini)

Un ciclista ammira il ponte sull’Adda (Cardini)

Paderno d'Adda, 13 luglio 2017 - Nonostante sia un capolavoro di architettura e ingegneria industriale, il ponte San Michele di Paderno d’Adda è tristemente noto anche come "il ponte dei suicidi". Ogni anno decine di persone lo raggiungono non per ammirarlo ma per farla finita, saltando dai suoi 85 metri di altezza. Per cercare di limitare la lunga serie di salti della morte sono state collocate recinzioni improvvisate che sembrano però non poter bloccare chi intende compiere gesti estremi. Entro la fine del 2020, però, buttarsi da lì non sarà tuttavia più possibile. Almeno lo si spera, perché verranno installate apposite barriere nell’ambito di un imponente intervento di restauro dell’infrastruttura che segna il confine tra le province di Lecco e di Bergamo.

Sono stati stati stanziati circa 25 milioni di euro. Venti milioni li hanno messi a disposizione i vertici di Rfi, proprietari del ponte su cui passa anche il binario della linea Milano–Carnate–Bergamo, per l’opera di consolidamento generale e per consentire il passaggio dei treni fino alla velocità di 70 chilometri orari, rispetto ai 15 attuali. Al Pirellone, inoltre, ieri è stato approvato un emendamento al Bilancio per un stanziare un milione e 600mila euro per la riqualificazione della sede stradale che collega la Provinciale 54 sulla sponda lecchese e la Provinciale 166 su quella bergamasca.

Le risorse regionali serviranno per la messa in sicurezza del piano viario, dei marciapiedi, dei canali di scolo e appunto dei parapetti, che verranno alzati e a cui verranno probabilmente aggiunte reti per bloccare la caduta di chi eventualmente riuscirà ancora a scavalcarli. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte: "I tecnici di Rete ferroviaria italiana stanno sviluppando il progetto esecutivo. L’avvio dei lavori è previsto entro il 2018 e la conclusione entro 24 mesi". Non si tratterà di un’operazione indolore, il ponte verrà chiuso temporaneamente al transito, ma poi si potrà usarlo ancora per calcarlo ancora per almeno un secolo.