Morterone, andrà a processo per colpa delle capre

Gli animali avevano mangiato le rose nel prato di una villeggiante milanese che aveva denunciato la signora

Le capre

Le capre

Morterone (Lecco), 21 febbraio 2017 - Nel Comune più piccolo d'Italia anche le cause sono proporzionate e così può capitare di finire in Tribunale, a Lecco, perché le sue caprette affamate per fare merenda si sono mangiate le rose della vicina di casa. Imputata una delle 32 abitanti del piccolo paese della Valsassina, la Nerina Invernizzi che da queste parti è come dire Brambilla a Milano o Esposito a Napoli, per una vicenda accaduta nell'estate del 2014. La donna era uscita di casa per una passeggiata con il suo piccolo gregge e giunta in località Madalunga aveva deciso di lasciarle scorrazzare libere a brucare in un prato. Peccato che le caprette, probabilmente stanche di cibarsi di erbetta, approfittando di un attimo di distrazione della loro padrona si sono allontanate entrando nel giardino di una casa in località La Foppa, dove hanno iniziato a sbocconcellare della piante di rose. 

Le ire dei proprietari della villetta, una coppia di villeggianti milanesi, non si sono limitate ad allontanare energicamente le voraci predatrici, su tutte le furie marito e moglie si sono recati alla caserma dei carabinieri per denunciare l'accaduto, lamentando un danno quantificabile in 120 euro di preziosi fiori andati irrimediabilmente distrutti. «Se non fossi intervenuto - ha riferito ai militari l'uomo – il danno sarebbe stato maggiore in quanto sono presenti nel mio terreno ulteriori piante» Al villeggiante non sono bastate le scuse della signora Invernizzi. Nonostante il risarcimento concesso dall'assicurazione marito e moglie sono voluti voluti andare per le vie giudiziarie. Con il risultato che la signora Invernizzi, difesa dagli avvocati Mauro Mocchi ed Elena Patrucchi, si è ritrovata indagata dal pm Paolo Del Grosso e tra un paio di mesi si ritroverà davanti a un giudice rischiando di essere anche condannata, con buona pace di una conciliazione tra privati con tanto di risarcimento per i danni.  Oggi la donna è stata rinviata a giudizio con l'accusa di abbandono di animali in gregge o in mandria nel fondo altrui e dovrà comparire davanti al giudice di pace lecchese il prossimo 21 aprile.