Burian in Brianza, feddo e una spolverata di neve su Merate

Giovedì 1 marzo potrebbe nevicare ancora più intensamente

Merate spolverata di neve

Merate spolverata di neve

Merate (Lecco), 26 febbraio 2018 - Neve e freddo di inizio primavera in Brianza come nel resto del Nord Italia, investiti da Burian, la perturbazione siberiana che ha portato ad un abbassamento delle temperature e a qualche fiocco di neve in questo ultimo scorcio di inverno che, per quanto riguarda almeno l'inverno meteorologico, termina ufficialmente dopodomani, mercoledì 28 febbraio. E il peggio potrebbe ancora arrivare, perché il gelo peggiore è previsto per domani, martedì, con la colonnina di mercurio destinata ad continuare a scendere fino a metà settimana. La spolverata bianca che ha ricoperto tetti e prati nel week end potrebbe inoltre rivelarsi ben poca cosa rispetto a quello che potrebbe succedere giovedì.

“La primavera meteorologica potrebbe iniziare con nevicate diffuse – spiega Giovanni Zardoni, appassionato di meteo che gestisce una stazione di rilevamento dati della rete del Centro meteorologico Lombardo a Cernusco Lombardone -. Dalla giornata di domenica è iniziato un afflusso di aria fredda e secca continentale che proveniente dalla Siberia tramite la via dell'Est Europa ha investito buona parte del nostro continente, Italia compresa. Il flusso è entrato in Valpadana dalla cosiddetta "porta della bora": la massa d'aria gelida e secca ha scalzato la massa d'aria più mite e umida preesistente favorendo lo sviluppo di deboli precipitazioni nevose, più intense, per effetto "stau" sulle zone pedemontane e nella zona del Piemonte”.

In poche ore le temperature sono crollate, passando dagli 11 e passa gradi centigradi di sabato ai -4,5° di lunedì mattina. “L'afflusso gelido andrà a cessare verso la metà della settimana, quando dovrebbe giungere una perturbazione atlantica, più mite – avverte il meteofilo -. Lo scorrimento di aria più mite ed umida sul cuscinetto freddo che nel frattempo si è creato potrebbe portare nevicate ben più intense nella giornata di giovedì e forse anche venerdì, prima della probabile trasformazione in pioggia della neve, perlomeno in pianura”.