Prima della Scala 2016, Manara e la Butterfly sexy: Puccini attraverso i fumetti

La mostra a Wow spazio fumetto

Paperina Cho cho San

Paperina Cho cho San

Milano, 3 dicembre 2016 - «Un fil di fumetto» si leva da oggi fino all’8 gennaio 2017 allo Spazio WOW, Museo dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (viale Campania 12). In contemporanea al «fil di fumo» sul palco della Scala, dove la stagione lirica s’inaugura con «Madama Butterfly», da cui il celebre passaggio. Che dà il titolo alla tradizionale mostra curata da Enrico Ercole e dai suoi collaboratori, sempre puntuali nell’offrire un alternativo sussidio alla comprensione dei melodrammi scelti per la prima dell’altolocato teatro.

E certamente la Paperina Cio-Cio-San, nella versione Piccola Butterfly, disegnata e sceneggiata da Guido Martina-Giovan Battista Carpi nel 1981, sdrammatizza un bel po’ la tragedia giapponese: a questa disneyana Madama Farfalla (se vogliamo tradurre il nome della protagonista, quindicenne geisha infelicemente innamorata del molto onorevole americano traditore Pinkerton), si cerca di evitare lo struggente lacrimevole finale: «Voglio morire! Vado a fare harakiri!» Ma no, il piccino paperino nato dalla relazione la trattiene: «Cos’è il harakiri?». Dello spirito nipponico poco o niente sapevano gli spettatori che centododici anni fa assistevano al debutto dell’opera (storico fiasco). Ma anche oggi torna utile l’esposizione delle tavole originali di Lele Vianello, chiaramente allievo del grande Pratt, pubblicate nel volume «Madame Butterfly» (Edizione Segni d’Autore), con Franco Ressa consapevole sceneggiatore: «Opere a fumetti, occasione di cultura». Giusto per cominciare.

Poi, in questa galleria libreria, incastonata tra scuole in un angolo un po’ defilato della città, ce n’è abbastanza per accontentare tutti i melomani, eruditi o in erba. Ecco «Puccini per i piccini», l’opera editoriale promossa dalla Provincia di Lucca per insegnare ai più piccoli le trame delle opere pucciniane, rivedute e corrette: sulla spiaggia, Cio-Cio-San se ne sta a prendere il sole, non a sospirare il fil di fumo sull’estremo confin del mare, segnale della nave che le dovrebbe riportare il padre del bambino interessato semmai a fare castelli di sabbia. Ma anche gli adulti, peraltro, apprezzeranno la dedica dello stesso Puccini a «Il Giornalino della Domenica», numero monografico sul compositore, pubblicato il 15 dicembre 1920, poco dopo la scomparsa del suo amico e direttore Vamba (alias Luigi Bertelli, lo stesso de «Il giornalino di Gian Burrasca»).

Irresistibile, c’era da aspettarselo, la sensuale Butterfly appositamente ricreata da Milo Manara, come quella forse più sexy di Fabiano Ambu (Dampyr). Diversamente esclusive, le illustrazioni in tiratura limitata del maestro Sergio Toppi. E ancora inedito, per finire, l’omaggio a Madama Butterfly nei due diorami realizzati con i famosi mattoncini Lego dagli appassionati di BrianzaLUG e SiLUG. A WOW Spazio Fumetto, si potrà assistere mercoledì 7 dicembre alla diretta dell’opera proiettata su megaschermo (ingresso libero fino ad esaurimento posti).