Piscina comunale, lasciano presidente e direttrice

Pandino, una gestione che fa acqua da troppe parti: opposizione all’attacco di PIER GIORGIO RUGGERI

POLEMICA Appassionati pronti a tuffarsi in acqua Quelle della piscina di Crema sono sempre più agitate

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Pandino, 20 dicembre 2015 - «Come cittadini pandinesi, quante volte dobbiamo pagare questa benedetta piscina? La prima gestione è stata fallimentare, tanto che il Comune è dovuto intervenire. Adesso presidente e direttrice si sono dimesse per non rispondere di magagne indicibili. L’amministrazione non vuole istituire una commissione per indagare su quel che è successo durante l’estate e ora scopriamo che ci sono problemi sul tetto e che per sistemarli sarà necessario spendere 300 mila euro». Non ne può più Francesco Vanazzi, consigliere d’opposizione in Comune a Pandino che da mesi si è preso a cuore il problema piscina comunale.

Secondo molte testimonianze, la direttrice Beatrice Bealli aveva personalizzato a sua immagine e comodo il regolamento della piscina, tanto da generare numerose lamentele e, di conseguenza, recessi di iscrizioni. E a lamentarsi fortemente erano state le associazioni dei disabili, oltre che gli iscritti ad alcuni sodalizi sportivi, esclusi dall’uso delle vasche per i loro allenamenti. «Abbiamo chiesto sia all’interno del consiglio d’amministrazione, con il nostro consigliere Pier Giacomo Bonaventi, sia in consiglio comunale l’istituzione di una commissione che esaminasse quel che era successo durante l’estate. In consiglio comunale la richiesta è stata bocciata. Restiamo in attesa del consiglio d’amministrazione».

E durante l’estate le lamentele si erano sprecate, specie da parte dell’associazione dei disabili che protestava per l’impossibilità di accedere agli impianti. Inoltre, la direttrice aveva imposto che per entrare nell’impianto fosse necessario lasciare all’ingresso la propria carta d’identità. E proprio per questi meccanismi assurdi, molti pandinesi migravano verso altri impianti e non a caso, da una statistica, era venuto fuori che solo il 25% dei frequentatori dell’impianto natatorio era del paese. «Quando abbiamo chiesto alla direttrice di rispondere ai rilievi, lei si è dimessa. Da notare che il giorno seguente, dopo aver accettato le dimissioni della Bealli, si è dimessa anche la presidente Orielle Cappelli, così nessuno risponderà. Adesso la soluzione provvisoria è che per ciascun servizio si è scelto un responsabile che dirigerà per tre mesi. Devo dire che le cose vanno meglio. Per esempio, il gruppo sub che non era stato ammesso alla piscina adesso può cominciare ad allenarsi a Pandino».

di PIER GIORGIO RUGGERI