Aggredita, stordita e violentata dall’ex fidanzato: arrestato 26enne

Violenza sessuale, lesioni aggravate e stalking sono le accuse che nella notte di giovedì hanno portato in carcere un ventiseienne di Como di Pa.Pi.

Violenza contro le donne

Violenza contro le donne

Como, 13 settembre 2014 - Violenza sessuale, lesioni aggravate e stalking sono le accuse che nella notte di giovedì hanno portato in carcere un ventiseienne di Como, per un episodio che tuttavia ha ancora molti aspetti da chiarire nella sua complessità. La vittima è una donna che aveva avuto in precedenza una relazione con l’arrestato, e che invano da tempo starebbe cercando di allontanarlo. Giovedì sera verso le 21.30 l’uomo l’ha raggiunta in un ufficio del centro città dove la ragazza stava facendo le pulizie: ubriaco, dopo aver rotto il vetro del garage degli uffici, l’avrebbe raggiunta e aggredita una prima volta.

Lei, secondo il racconto fatto più tardi ai carabinieri di Albate, sarebbe però riuscita a sottrarsi, scappando al piano superiore e chiedendo aiuto a un’amica che, anziché avvisare i carabinieri, ha avvisato l’attuale compagno della vittima. Nel frattempo il ventiseienne l’avrebbe raggiunta strappandole il telefono e facendole battere la testa a terra. A quel punto, la giovane donna ha raccontato di aver perso i sensi, e di essersi ripresa solo più tardi, trovandosi in condizioni tali da maturare la certezza di essere stata violentata.

Un risveglio avvenuto in concomitanza con l’arrivo del suo attuale compagno, a sua volta aggredito e picchiato dall’arrestato prima di fuggire. I due si sono quindi presentati ai carabinieri di Albate e immediatamente dopo in pronto soccorso, dove alla ragazza sono stati riscontrati segni di aggressione guaribili in sette giorni. Nel frattempo, i carabinieri si sono messi alla ricerca dell’aggressore, che alle 3 di notte si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Faloppio: a loro ha raccontato di aver aggredito la ragazza, negando però la violenza sessuale. Ora, per cercare di capire cosa sia realmente accaduto, gli inquirenti stanno ascoltando una serie di testimoni, e cercando ulteriori riscontri tecnici che possano aiutare a integrare le versioni della ragazza ma anche selle stesso arrestato, per capire cosa sia effettivamente accaduto e i contorni reali della presunta violenza di cui è accusato.

Pa.Pi.