Mafia "Insubria", chiesti 370 anni di reclusione

Le richieste dei pm per le tretacinque persone arrestate nell'operazione coordinata dalla Dda di Milano che ha smantellato tre "locali"

Un incontro intercettato

Un incontro intercettato

Como, 5 aprile 2015 - I pm di Milano Paolo Storari e Francesca Celle hanno chiesto condanne per un totale di oltre 370 anni di reclusione per 35 persone arrestate lo scorso novembre nell’ambito dell’operazione Insubria, coordinata della Dda di Milano che ha smantellato tre ‘localì della ‘ndrangheta, a Cermenate e Fino Mornasco e a Calolziocorte. Gli imputati, tutti detenuti in carcere, sono processati con rito abbreviato. Sono tutti accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso e, a vario titolo, di altri reati. L’indagine, condotta dai carabinieri del Ros di Milano, era partita alla fine del 2012 in seguito a una serie di atti intimidatori e attentati incendiari ai danni di imprenditori e politici locali. Gli investigatori avevano filmato, per la prima volta in un’inchiesta di ‘ndrangheta, i rituali di affiliazione alle cosche, e avevano sequestrato alcuni quaderni con i formulari utilizzati per le cerimonie. I pm oggi hanno chiesto la pena più alta, 20 anni di reclusione, per Michelangelo Chindamo, capo della locale di Fino Mornasco.