Vendemmia a rischio caporalato e scattano controlli nelle aziende

Obiettivo: stroncare qualsiasi forma di sfruttamento degli stagionali di Nicoletta Pisanu

Vendemmia, una lavoratrice all'opera

Vendemmia, una lavoratrice all'opera

Stradella, 27 agosto 2015 - Arrivano in camper, con le roulotte, in treno e in auto. Giovani e meno, stranieri e italiani. L’Oltrepò Pavese orientale accoglie per la vendemmia di quest’anno «circa 1500 lavoratori stagionali, secondo le nostre stime – spiega Simone Accardo della Flai Cgil –. La metà di loro sono italiani, tante persone che hanno perso il lavoro o che subiscono la crisi e che approfittano del momento di raccolta dell’uva per trovare impiego». E l’attenzione è alta, soprattutto alla luce dei recenti episodi di sfruttamento, con conseguenze drammatiche, avvenuti in Sud Italia: «Noi siamo favorevoli a tutte le norme che frenino una volta per tutte le imprese coinvolte nel caporalato – ha spiegato il presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo, durante un evento a Expo –, ci deve essere la capacità di punire subito in modo vero le imprese coinvolte. Noi abbiamo sempre considerato la legalità in agricoltura come concetto fondamentale, tanto che abbiamo promosso la nascita di un Osservatorio sulla criminalità in questo settore».

In Oltrepò, solitamente, gli stagionali vengono retribuiti tramite voucher, ma per scongiurare eventuali episodi di caporalato o lavoro in nero i carabinieri del Comando provinciale di Pavia insieme al Comando carabinieri per la tutela del lavoro, sta conducendo controlli incrociati. Da una parte, vengono attuate verifiche amministrative nelle aziende vitivinicole che offrono impiego, in particolare sui contratti, dall’altra sono invece controllati i lavoratori. Nei giorni scorsi, durante un servizio organizzato proprio in questo ambito, i militari a Stradella hanno rintracciato un quarantenne romeno latitante che, evaso dagli arresti domiciliari a Cantù, a cui era stato destinato dal tribunale di Como per scontare una condanna per furto, aveva deciso di partecipare alla raccolta dell’uva in Oltrepò. L’uomo è stato scoperto e arrestato, portato in carcere a Pavia dovrà scontare la pena di un anno e tre mesi di reclusione. Per il momento però, non sono stati individuate situazioni lavorative di sfruttamento: «Si entrerà nel vivo della vendemmia lunedì, nei prossimi giorni svolgeremo sopralluoghi per valutare le condizioni dei lavoratori nella Valle Versa – prosegue Accardo –. Il sindacato sta portando avanti un’opera di monitoraggio dei territori coinvolti nelle raccolte agricole, in generale negli ultimi anni il fenomeno del caporalato tendenzialmente si è ridotto». In Oltrepò Pavese negli anni scorsi «erano stati segnalati episodi di persone che bivaccavano, ma le forze dell’ordine sono subito intervenute per porre rimedio alla situazione», precisa il sindacalista. Nel 2012, centinaia di lavoratori si erano accampati nei centri di Santa Maria della Versa e dei paesi limitrofi, sistemandosi con mezzi di fortuna nelle piazze e sotto i porticati, episodi in seguito ai quali diverse amministrazioni promossero ordinanze anti bivacco. Ma si sono registrati, negli anni, anche episodi di truffe ai danni degli stagionali e di stipendi non versati, vicende che hanno coinvolto anche studenti decisi a partecipare alla vendemmia per arrotondare durante l’estate.