Niardo, uccide a coltellate la moglie. La figlia lancia l'allarme

La vittima è Gloria Trematerra, 54enne originaria di Napoli, professoressa di Inglese al liceo scientifico Camillo Golgi di Breno. La donna non è sopravvissuta alle numerose ferite riportate ed è morta all’ospedale di Esine di Beatrice Raspa

I Carabinieri all'esterno dell'abitazione di Niardo (Ansa)

I Carabinieri all'esterno dell'abitazione di Niardo (Ansa)

Niardo (Brescia), 18 aprile 2015 -  Ancora una donna ammazzata. E ancora una volta il marito unico sospettato. La figlia diciottenne della coppia ferita di striscio. E’ il bilancio di un accoltellamento avvenuto ieri sera a Niardo, in Valcamonica. La vittima è Gloria Trematerra, 54enne originaria di Napoli, professoressa di Inglese al liceo scientifico Camillo Golgi di Breno. La donna non è sopravvissuta alle numerose ferite riportate ed è morta all’ospedale di Esine. La dinamica dell’aggressione è ancora in gran parte da chiarire, ma a quanto ricostruito la donna potrebbe essere morta per mano del compagno che già in passato l’avrebbe maltrattata tanto che lei viveva altrove. Quel che è certo è che l’insegnante è stata assalita a coltellate nell’abitazione di via Nazionale 15 nella quale fino a poco tempo fa abitava con il consorte e due figli.

A chiamare aiuto disperata sarebbe stata la figlia diciottenne – il fratello più grande vive lontano per ragioni di studio – a sua volta colpita da un paio di fendenti ma per fortuna ferita lievemente. La giovane si è precipitata in strada e poi si è rifugiata in un bar della zona. L’uomo, un meccanico originario della Valcamonica, è stato trovato dai militari della compagnia di Breno ancora in casa. Non avrebbe dunque tentato di allontanarsi, ma anzi stando a una vicina si sarebbe recato da lei sconvolto urlando di avere ammazzato la moglie, di chiamare subito il 118, e poi sarebbe tornato nel suo appartamento e avrebbe atteso le forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitate le ambulanze, i carabinieri con i colleghi della Scientifica, il pm di turno Carlo Pappalardo.

Rimasto senza lavoro dopo un impiego in un centro di riparazione di motociclette a Niardo – Motoleta – il meccanico è stato portato in caserma dove è stato a lungo ascoltato. In tarda serata non risultava formalmente emesso alcun provvedimento di fermo. I vicini rendono conto di una famiglia molto riservata,  ma il sindaco Carlo Sacristani era a conoscenza di una situazione burrascosa tra i coniugi sfociata in maltrattamenti e violenze, tanto che la donna e la figlia erano state trasferite in un alloggio protetto: «Vivevano a Breno, da poco avevo firmato una convenzione con una onlus che gestiva l’appartamento in questione – ha rivelato il primo cittadino sconvolto -. Per questo ero tranquillo». Gloria e la figlia però ieri erano tornate a Niardo. Perché? Un interrogativo cui per ora manca una risposta.