Brescia, il racconto choc: "Io, violentata dal tassista"

Dall'amicizia allo stalking fino all'abuso. La denuncia di una donna è sfociata in una richiesta di rinvio a giudizo per l'uomo che nega ogni accusa

Violenza sulle donne in un'immagine di repertorio

Violenza sulle donne in un'immagine di repertorio

Brescia, 24 ottobre 2017 - Si sono conosciuti nel paese del basso Garda dove lui, un bresciano di mezza età, vive e fa il taxista e lei, una 32enne nata nel Nord Europa ma da diverso tempo residente nel Bresciano, ha una attività e la propria residenza. Una normale amicizia credeva la ragazza quando alcuni anni fa hanno cominciato a frequentarsi, qualcosa di più di una semplice conoscenza quello che invece avrebbe voluto l’uomo. Dai gesti di cortesia di tutti i giorni, così ha raccontato la 32enne quando nell’autunno del 2014 si è rivolta alla questura di Brescia per chiedere l’ammonimento nei confronti dell’uomo, si sarebbe passati a un corteggiamento sempre più pressante.

La donna, fidanzata da tempo, avrebbe respinto le proposte facendo capire di non essere interessata e quando ha visto che l’uomo non avrebbe desistito tanto facilmente si è rivolta alle forze dell’ordine che però nel novembre del 2014 avrebbero archiviato tutta la vicenda. Da quel momento in poi la donna avrebbe cominciato a vivere un vero incubo fatto di messaggi anche molto pesanti, regali non graditi (ad esempio un mazzo di fiori lasciato sulla sua automobile) e appostamenti anche sotto l’abitazione del fidanzato.

Stando alle parole della donna, che successivamente si è rivolta ai carabinieri per denunciare tutta la storia che l’avrebbe vista nei panni della vittima dall’ottobre del 2014 al febbraio dell’anno successivo, l’uomo davanti ai suoi rifiuti invece che desistere avrebbe proseguito sulla sua strada arrivando nel dicembre del 2014 ad abusare sessualmente di lei. La giovane donna ai carabinieri ha infatti racLacontati che il tassista, tra l’altro sposato, alla fine del 2014 l’avrebbe convinta a seguirlo in un appartamento di sua proprietà per un nuovo e definitivo chiarimento. Una volta in casa il taxista l’avrebbe presa per le spalle e gettata sul divano. Lì sotto minaccia l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo. La 32enne soltanto diverse settimane dopo, e davanti alle nuove insistenze dell’uomo, si sarebbe decisa a denunciare tutto.

Le indagini coordinate dalla Procura di Brescia e portate avanti dai carabinieri della compagnia di Desenzano si sono concluse con l’iscrizione nel registro degli indagati e la richiesta di rinvio a giudizio per l’uomo. Stalking e violenza sessuale i reati contestati al taxista che ha negato ogni accusa. Cosa che con ogni probabilità farà anche il prossimo 31 ottobre quando davanti al gup Lorenzo Benini si celebrerà l’udienza preliminare.