Terremoto nel centro Italia, un testimone: "Ballava tutto ad Arquata, è stato un incubo"

Francesco De Giuli vive e lavora a Milano, è di famiglia metà bresciana e metà marchigiana. Ed era in vacanza con la fidanzata nella casa dei nonni

La casa di un vicino di Francesco De Giuli ad Arquata

La casa di un vicino di Francesco De Giuli ad Arquata

Milano, 24 agosto 2016 - “Ballava tutto, è stato un incubo. Siamo scesi subito in strada”. Francesco De Giuli vive e lavora a Milano, è di famiglia metà bresciana e metà marchigiana. Suo nonno era  Piedilama, una frazione di Arquata del Tronto, a quindici chilometri dall'epicentro del terremoto. Questa notte era giù con la fidanzata nella casa dei nonni. “Intorno alle 3 e mezza abbiamo sentito un forte botto. Una cosa indescrivibile. La casa tremava, i mobili venivano giù con tutte le stoviglie e i piatti, siamo subito scesi in strada. C'era tutto il paese”. Sulla strada hanno incontrato un ragazzo. In lacrime. “Aveva una crisi di panico. I detriti gli avevano forato la gomma dell'auto e voleva fuggire. Abbiamo cercato di tranquillizzarlo. Una notte fuori in strada a tenersi compagnia, farsi coraggio". Ad Arquata, stretta tra i Parchi del Gran Sasso e dei Monti Sibillini, come nelle altre cittadine della Comunità montana del Tronto, pochi sono gli autoctoni. Ma non è zona turistica, non ci sono villeggianti stranieri. Chi viene qui d'estate ha nonni o bisnonni marchigiani.

Francesco De Giuli e la fidanzata sono rimasti fino alle 9 del mattino fuori di casa, poi il rientro per fare le valigie. “Ha subito danni, ma meno di altre. Dai muri sono caduti calcinacci, ci sono crepe. Altre case sono messe peggio. Dovevamo stare qui dieci giorni, ma torneremo oggi. E' stata l'esperienza peggiore della mia vita”. Tanti i lombardi giù nelle Marche. Principalmente sulla costa, dove le scosse si sono sentite. Sui social network arrivano tanti messaggi di parenti e amici preoccupati e tante rassicurazioni da chi è giù. Oltre alle testimonianze di quello che si è percepito nel cuore della notte. “Essere svegliate da una lunga scossa di terremoto, impressionante il silenzio che ne segue”, posta per esempio Silvia da Milano sul suo profilo aggiungendo poi “qui a Senigallia nessun danno”. Le risponde un'amica milanese: “Sentito anche da noi a Pesaro. Fortunatamente siamo al terzo piano. Michele si trovava invece a Fano e risponde a Diego, preoccupato. “Ci siamo un po' spaventati perché mentre dormivamo il letto si è mosso però niente danni. Grazie un abbraccio anche a voi".