Maltempo, escursionisti colpiti da una scarica di sassi: grave una donna

Nell'incidente sono rimaste coinvolti in tutto cinque escursionisti, di cui quattro non sarebbero in gravi condizioni

Sul posto anche gli operatori dell'elisoccorso (archivio)

Sul posto anche gli operatori dell'elisoccorso (archivio)

Bergamo, 8 agosto 2015 - Incidente in val Fiscalina sull'Alta via delle Dolomiti a causa del maltempo. Cinque le persone ferite, fra cui una donna di 62 anni che sarebbe in gravi condizioniDa un violento temporale con enormi chicchi di grandine è stato investito un gruppo di 50 escursionisti di Bergamo che nel pomeriggio stava percorrendo l'Alta via delle Dolomiti che porta dalla Val Fiscalina, a Sesto in Pusteria, fino al rifugio Zsigmondy (2.224 m), ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.

Cinque persone del gruppo sono state colpite e ferite da una scarica di sassi, provocata da un forte acquazzone e dalla grandine. «Piccole massi di dimensioni simili a una palla da baseball si sono abbattuti sulla via che gli escursionisti stavano percorrendo per raggiungere il rifugio Zsigmondy, dove avrebbero voluto trascorrervi la notte», racconta Joe Rainer, il capo del Soccorso alpino di Sesto. «Quattro di loro se la sono cavata con ferite lievi, mentre una donna di 62 anni ha riportati ferite alla testa definite gravi. È stata trasportata in elicottero all'ospedale di Bolzano. Gli altri escursionisti sono scesi a valle», spiega i soccorritore. «Il gruppo di Bergamo - afferma Rainer - ha avuto molta fortuna, anzi moltissima. Se fossero stati più avanti di 50 metri sul sentiero sarebbero stati colpiti in pieno dalla scarica di sassi, mentre così, solo i primi in testa al gruppo ne sono stati interessati. Purtroppo la donna è stata colpita in pieno da un sasso, mentre gli altri quattro hanno riportato ferite leggere.»

Il materiale, prosegue l'esperto, non si sarebbe staccato dalla parete come avvenne nel 2007 quando un'enorme frana di sassi di 60.000 metri cubi si rovesciò a valle, modificando Cima Uno (2.698m) e la valle sottostante. Geologi e alpinisti, intervenuti sul luogo dopo l'accaduto, con l'ausilio di un elicottero, hanno potuto constatare che il materiale in questo caso si era staccato da un canalone e pertanto l'alta via delle Dolomiti non è stata chiusa.