Incendio al centro islamico, scarcerato il presunto piromane

Stando alla denuncia dei responsabili del centro, l'uomo avrebbe appiccato il fuoco alla sede, al piano terra di una palazzina in centro al paese, incendiando dei fogli M.A.

Tribunale, toghe

Tribunale, toghe

Costa Volpino, 11 marzo 2016 - E' già stata scarcerato A.N., il marocchino di 50 anni che era stato arrestato giovedì pomeriggio verso le 16.30, dopo che aveva, secondo i carabinieri di Costa Volpino, dato fuoco al centro culturale islamico An-nur di via Nazionale 83, i cui responsabili si erano rifiutati di fornirgli un aiuto economico e un posto dove dormire. Il giudice Giovanni Petillo, davanti al quale l'immigrato è comparso ieri mattina per il processo per direttissima, dopo aver letto gli atti del procedimento non ha ritenuto sussistente l'ipotesi di incendio, bensì quella di danneggiamento, reato per il quale non è previsto l'arresto. Il giudice ha quindi rimesso in libertà l'uomo e restituito gli atti al pm perchè approfondisca le indagini nei suoi confronti a piede libero.

Il 50enne, difeso dall'avvocato Daniela Serughetti, ha respinto le contestazioni. "Non ho dato fuoco allo stabile, non lo frquento perchè lì ci sono persone che parlano di cose strane e mandano soldi in Libia".  Stando alla denuncia dei responsabili del centro, l'uomo, che ha precedenti per maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli (che sono fuggiti da casa), avrebbe appiccato il fuoco alla sede, al piano terra di una palazzina in centro al paese, incendiando dei fogli. Per fortuna c'era solo tanto fumo, ma non si sarebbero sprigionate le fiamme, grazie anche alla moquette ignifuga messa da poco tempo. Il marocchino era stato fermato dai militari mentre, a piedi, si stava dirigendo verso Pisogne.