Spunta una seconda lettera di Bossetti ai genitori di Yara

Scritta nel mese di settembre. Come nel precedente caso non è noto il contenuto. La missiva, consegnata all'avvocato Salvagni, sarà aperta solo a fine processo

Massimo Giuseppe Bossetti Il presunto assassino di Yara Gambirasio, in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Massimo Giuseppe Bossetti Il presunto assassino di Yara Gambirasio, in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Brescia, 26 gennaio 2016 - Ci sarebbe una seconda lettera scritta a settembre da Massimo Bossetti per i genitori di Yara Gambirasio, dopo quella inviata nel luglio scorso, prima dell'inizio del processo. A riferirlo è l'avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali del muratore di Mapello. Come avvenuto per la precedente missiva, anche in questo caso la lettera è stata trasmessa al legale. Bossetti, come per la prima epistola, ha chiesto la segretezza del contenuto e l'apertura solo a processo terminato.

Oggi al tribunale del Riesame di Brescia si è svolta l'udienza per il ricorso presentato dalla difesa di Massimo Bossetti contro la decisione della Corte d'Assise di Bergamo che il 22 dicembre scorso ha respinto la richiesta di scarcerazione con braccialetto elettronico per il muratore di Mapello. Presenti Massimo Bossetti, il pm Letizia Ruggeri e i difensori di Bossetti. I legali di Bossetti hanno spiegato: "Abbiamo ribadito che secondo noi la sentenza della Corte d'Assise di Bergamo è carente di motivazioni". "La normativa - ha aggiunto Salvagni - propone un cambio epocale per applicare misure coercitive e lo abbiamo sottolineato", ha spiegato il legale, che ha poi aggiunto: "Bossetti non ha parlato in aula ma confida nell' accoglimento della richiesta. Processualmente stiamo assistendo ad un quadro accusatorio che si sta sgretolando sempre più". Il pm Ruggeri ha invece ribadito l'esigenza di misure cautelari. L'udienza è durata circa mezz'ora. 

(ha collaborato Gabriele Moroni)