Varese, operai della Leggiuno in presidio: "Il fallimento va scongiurato"

Obiettivo: sensibilizzare il giudice perché permetta di proseguire la cassa integrazione straordinaria

Il presidio di lavoratori e sindacati della Leggiuno Spa davanti al tribunale di Varese

Il presidio di lavoratori e sindacati della Leggiuno Spa davanti al tribunale di Varese

Varese - È nata nel 1908 e può vantare 115 lunghi anni di importante storia aziendale nel campo del tessile. Ma presto potrebbe essere scritta la parola fine della Leggiuno Spa. Un’eventualità contro la quale si stanno battendo da tempo i sindacati, che nella giornata di ieri hanno organizzato un presidio a Varese, in piazza Cacciatori delle Alpi. L’obiettivo era sensibilizzare il giudice del Tribunale di Varese affinché permetta di proseguire con la cassa integrazione straordinaria, già convalidata dalla Regione Lombardia e dal Ministero. Tempo che, auspicano le parti sociali, sarebbe utile per trovare una soluzione per l’acquisizione dell’azienda. "Chiediamo un’altra possibilità per la continuazione dell’azienda, che si possa proseguire con l’acquisizione", sottolinea Lesya Kanyuka, Rsu della Ficltem Cgil. L’altra sigla che ha promosso la mobilitazione è la Femca Cisl dei Laghi. "Sono state presentate due domande di interessamento da parte di un’azienda italiana e di un fondo estero", spiega Alessandra Savoia.

Al momento sono due le opzioni sul tavolo della Procura: concedere una proroga oppure decretare l’istanza di fallimento. La decisione è attesa per la prossima settimana. La situazione di crisi della Leggiuno Spa si trascina da tempo: l’attività è ferma dalla messa in liquidazione dello scorso luglio. Al momento sono 70 i lavoratori in forza, mentre nei capannoni della ditta, che prende il nome del paese in cui si trova, sono ancora presenti tutti i telai e tutte le macchine, pronte a ripartire. "Nel campo della moda la Leggiuno era una delle più importanti aziende della camiceria, che serviva tantissimi marchi importanti - spiega Maria Sanpaoli, dipendente da 34 anni - sarebbe un grande peccato soprattutto per il territorio". Nell’area di Leggiuno non sono molte infatti le realtà produttive, e la ditta ha dato lavoro per decenni a tanti abitanti del paese e dei dintorni, con un’occupazione prevalentemente femminile. Si sono interessati alla vicenda alcuni dei candidati varesini in corsa alle regionali: Samuele Astuti, Francesca Brianza, Luca Carignola, Simone Longhini ed Emanuele Monti.