ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Volo di dieci metri, grave operaio. L’incidente mentre riparava il tetto

Gemonio, il trentacinquenne è stato trasportato in ospedale con numerose ferite e diverse fratture. I militari della compagnia di Luino e i funzionari di Ats Insubria hanno compiuto accertamenti nel cantiere.

Volo di dieci metri, grave operaio. L’incidente mentre riparava il tetto

L’operaio è stato soccorso e trasportato in ospedale con diverse fratture Quando è caduto nel vuoto stava lavorando a un’altezza di dieci metri

Ancora un infortunio sul lavoro in un’azienda nel territorio varesino: l’incidente a Gemonio, ferito un operaio di 35 anni, caduto da un’altezza di circa 10 metri, trasportato in ospedale con gravi fratture causate dal violento impatto a terra. L’allarme è scattato intorno alle 13,30, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Ispra, i carabinieri della compagnia di Luino, i funzionari di Ats Insubria per i rilievi del caso e gli operatori sanitari che hanno prestato le prime cure al lavoratore, poi portato in ospedale a Varese, non era in pericolo di vita. Ancora da chiarire le cause dell’infortunio, i funzionari di Ats Insubria, competenti in materia, hanno raccolto tutti gli elementi utili per ricostruire l’accaduto e accertare che fossero rispettate tutte le norme vigenti a tutela della sicurezza sul posto di lavoro. La sicurezza è una delle priorità per i sindacati per i quali anche nel territorio varesino servono maggiori investimenti sulla prevenzione e sulla formazione e il potenziamento delle strutture di vigilanza per aumentare i controlli negli ambienti di lavoro.

Sono ancora piaga le morti bianche in Lombardia dove nel corso del 2024 la media è di 14 decessi al mese, oltre tre la settimana. Nella nostra regione si verificano 14,2 infortuni mortali ogni milione di occupati, mentre la media italiana è di 15,4. Le province di Pavia, Brescia, Mantova, Lodi e Monza Brianza sono in zona rossa perché presentano un rischio di infortunio mortale molto superiore alla media nazionale. In particolare Pavia registra la non invidiabile media di 33,9 infortuni mortali ogni milione di occupati, a Brescia sono 29,2 e 22 a Mantova. Seguono Lodi (19,9) e Monza Brianza (19,8) le province più pericolose in zona rossa. Seguono Lecco (13,7) e Sondrio (13,4) in zona gialla. Mentre in zona bianca, le province più sicure sono: Como (3,8), Cremona (6,5), Varese (7,7), Milano (8,6) e Bergamo (10,2).

Sono 86 i decessi da gennaio a giugno 2024 (contro gli 83 del 2023): 64 quelli rilevati in occasione di lavoro (come lo scorso anno) e 22 quelli in itinere (3 in più del 2023). La Lombardia è la prima regione in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro.

Sono 57.265 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 299.303. Vale a dire il 19,1% di quelle rilevate in Italia. Alla fine di giugno 2024 le denunce di infortunio totali sono cresciute dello 0,7% rispetto alla fine di giugno del 2023: erano 56.873 e ora sono 57.265. Le attività manifatturiere, anche alla fine di giugno 2024, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (8.104). Sono seguite da: trasporto e magazzinaggio (3.296), commercio (2.903), sanità (2.837) e costruzioni (2.704).