REDAZIONE VARESE

Un’università telematica per trovare lavoro

Un’università telematica per trovare lavoro

"Ho parlato con tanti giovani in città, che hanno interrotto gli studi a 16 anni. Oggi, per entrare nel mercato del lavoro, il diploma è la base, e la laurea è sempre più richiesta. Noi abbiamo voluto creare a Legnano uno strumento per un sapere accessibile e democratico, grazie alla telematica, aprendo una succursale di UniScuole". Alessio Virgilio Galati Rando è il direttore della scuola di via Toti 1, al sesto piano di un palazzo lambito della ferrovia. L’inaugurazione con la benedizione dei locali impartita da don Walter Zatta, parroco dei Santi Martiri. La base di UniScuole è a Capo d’Orlando (Messina), poi ci sono filiali in tutta Italia. "La nostra offerta formativa è vasta, e siamo al lavoro per ampliarla. Oltre 70 corsi di laurea, post laurea, post diploma, esami singoli, diplomi di tutti gli indirizzi di studio – riprende il direttore –. Si sostengono gli esami e si diventa un professionista online. In questo modo cerchiamo di rispondere alle esigenze di chi lavora, e non ha tempo di frequentare le aule “in presenza”. Ogni allievo viene seguito da un tutor, è libero di scegliere a che ora collegarsi al pc per seguire le lezioni. Abbiamo creato una piattaforma, molto semplice e intuitiva, dove lo studente può crearsi la propria aula virtuale. Può fare esami in tutte le sedi, contattando gli altri alunni che fanno lo stesso esame. Può ricevere o dare aiuto".

A che target si rivolge la scuola telematica?

"Un target trasversale, che coinvolge tutti, donne e uomini, ventenni in cerca di prima laurea come cinquantenni che desiderano aggiornare la propria formazione". Il nuovo polo didattico consente di ottenere anche la licenza media, la patente europea del pc, è centro autorizzato Ei-pass, per il rilascio delle certificazioni informatiche.

E i docenti?

"Abbiamo un team di professionisti, legalmente accreditati, esperti e qualificati, continuamente aggiornati e in stretta collaborazione con gli organi accademici".

Silvia Vignati