Una forte botta tra spalla e collo Rapinata del cellulare sul treno

Vittima una badante ucraina di Sant’Angelo Lomellina. Lo sconosciuto è riuscito. a scendere e dileguarsi

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MORTARA (Pavia)

di Stefano Zanette

Un colpo da dietro, tra il collo e la spalla, per strapparle dalle mani lo smartphone. La vittima della rapina era seduta in un vagone quasi vuoto, di prima mattina in una giornata non feriale, sul treno numero 10021 della tratta Milano-Mortara. Era salita alla stazione di Milano San Cristoforo, poco prima delle 7 di sabato, per rientrare a casa. La donna, una 65enne ucraina di professione badante, abita infatti a Sant’Angelo Lomellina.

Sorpresa alle spalle dallo sconosciuto, s’è ripresa per fortuna in poco tempo dal colpo subìto, ma non ha fatto in tempo neppure a cercare di reagire che il rapinatore si era già allontanato.

Lo ha visto solo di sfuggita, cercando di memorizzare almeno gli indumenti che indossava, che ha poi descritto al capotreno, subito avvisato di quello che era appena successo sul convoglio. Forse però il rapinatore era già riuscito a scendere dal treno, perché le ricerche effettuate a bordo prima della stazione successiva non hanno dato esito, non essendo stato trovato alcuno che corrispondesse alla descrizione del sospettato. Alla vittima della rapina non è restato altro da fare che andare dai carabinieri, alla Stazione di Robbio, a sporgere denuncia contro ignoti.

Un altro episodio sulla linea ferroviaria Milano-Mortara a pochissimi giorni dall’ultimo recente precedente, nella serata di giovedì, in quel caso una duplice rapina, prima a bordo del treno e poi alla stazione di Mortara, con il presunto responsabile arrestato dai carabinieri. Sul convoglio in partenza il giovane, un 18enne tunisino, aveva rapinato un passeggero dello smartphone e poi sulla banchina aveva strappato una collanina dal collo di una seconda vittima, finendo quindi in manette.