Un laboratorio diffuso hi-tech L’Insubria punta sulla ricerca

Progetto da oltre 3,5 milioni per ridurre la distanza tra università e imprese. Coinvolte Varese, Busto, Como

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di Lorenzo Crespi

L’Università dell’Insubria punta sulla ricerca, con la creazione di un laboratorio diffuso con attrezzature tecnologiche all’avanguardia. Un progetto ambizioso e imponente, che ammonta a 3 milioni e 697mila euro, dei quali circa il 45% (1 milione e 687mila) saranno finanziati da Regione Lombardia. Nascerà così il Criett, Centro di ricerca e trasferimento tecnologico, per legare sempre di più il mondo universitario alle imprese.

L’iniziativa si svilupperà in due maxi azioni: la prima è l’acquisizione di quattro nuove grandi attrezzature. Innanzitutto i banchi di simulazione odontoiatrica e il sequenziatore regolamentato Fda, che saranno collocati nella ex Colonia agricola a Varese, quindi lo spettrometro di massa, posizionato nella palazzina dei chimici Cubo a Como, e il cluster per i big data, destinato a essere ospitato nel padiglione Bassani a Varese. La seconda tranche riguarderà la ristrutturazione di alcune sedi del polo varesino. Gli interventi riguarderanno l’Aula Magna di via Ravasi, che sarà punto di riferimento centrale per convegni, seminari e mostre del Criett, e i padiglioni ex Colonia agricola e Bassani, dove saranno realizzate due infrastrutture rispettivamente di ricerca biomedica e di data science. L’attività del Criett abbraccerà anche gli altri laboratori dell’ateneo, tra Varese, Busto Arsizio e Como. "Quello che stiamo facendo oggi è un investimento per il nostro futuro", commenta il rettore Angelo Tagliabue.