Monitoraggi ambientali sugli effetti del traffico aereo nel territorio piemontese: ad avviarli Egap (Ente di gestione delle aree protette di Ticino e Lago Maggiore). Si è conclusa a settembre la sperimentazione delle nuove rotte a Malpensa per definire la gestione futura del traffico aereo che comporti le minori interferenze con gli abitati e i territori interessati.
Entro questo mese sarà convocata la Commissione aeroportuale chiamata a decidere il nuovo scenario dei cieli, contestato in vari incontri pubblici dai comitati di cittadini. Anche dal Piemonte si segnalano criticità, come spiega Erika Vallera, presidente di Egap: "Queste rotte interessano in modo diretto il territorio piemontese ed in particolare le aree tutelate dall’Ente ma trattandosi di un piano sperimentale non è stato sottoposto alla procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica), resta però importante per l’Ente conoscere eventuali incidenze sulla vegetazione e sulla fauna e per questo abbiamo deciso di realizzare degli appositi piani di monitoraggio dei parametri ambientali attraverso alcuni accordi e collaborazioni istituzionali. Gli esiti forniranno un supporto scientifico utile per i pareri di competenza sulla proposta che verrà presentata relativa alle rotte di sorvolo".
Aggiunge la direttrice dell’Ente di gestione Monica Perroni: " l’Ente, in qualità di autorità competente, ha identificato che la presenza dell’Aeroporto di Malpensa, con il suo cospicuo traffico aereo, comporta potenziali molteplici impatti ambientali a carico di specie ed habitat presenti nella zona Valle del Ticino e conseguentemente ha previsto un piano di monitoraggio a 360 gradi coordinato e completo riguardante inquinamento acustico, atmosferico, luminoso".
In particolare, l’Ente di gestione delle aree protette Ticino e Lago Maggiore ha concluso accordi con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e con Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) per l’individuazione, all’interno delle aree tutelate, degli effetti degli inquinanti imputabili alle operazioni di sorvolo, per la realizzazione di un piano di monitoraggio che prevede il rilevamento della qualità dell’aria e la valutazione dell’impatto acustico valutando il disturbo sulle aree naturali. Previsto anche un “Piano di monitoraggio faunistico“ con particolare riferimento alle interferenze nei confronti degli uccelli, dei chirotteri (pipistrelli) e delle falene. Conclude la Presidente Vallera: "Auspichiamo presto un coinvolgimento diretto dell’Ente di Gestione nella Commissione Tecnica Aeroportuale".
Rosella Formenti