Torna a Saronno la festa del voto E la processione secondo tradizione

Dopo due anni di edizioni ridotte riecco sfilare il simulacro della Beata Vergine con la novità del concerto solenne di campane

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Dopo due anni di edizioni speciali torna alla sua versione più autentica la festa del Voto. Torna la processione con la novità del concerto solenne delle campane in tutta la città che tanto aveva emozionato Saronno nel primo anno della pandemia. Domani Saronno rinnoverà per la 445esima volta il proprio voto alla Madonna dei Miracoli a cui è intitolato il Santuario.

La centenaria tradizione risale al 1577 quando dopo una lunga carestia scoppiò a Saronno la peste. Stremati i saronnesi decisero di ricorrere alla Madonna dei Miracoli, alla quale aveva già dedicato il Santuario per chiedere la grazia della cessazione del terribile morbo. Il 23 maggio 1577 i rappresentanti della popolazione fecero voto solenne e perpetuo di digiunare la vigilia della Annunciazione e, nel giorno della festa, 25 marzo, di recarsi in processione al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli per offrire le candele (di buona qualità) e celebrare la messa solenne di riconoscenza. Dal giorno del Voto la pestilenza cessò, non si ebbe più alcun ammalato, contagiato o defunto. Da allora ogni anno i fedeli rinnovano il proprio Voto alla Madonna. Per 444 anni i saronnesi hanno rinnovato il proprio Voto anche nel 2020 in piena pandemia quando ancora poco si sapeva del contagio e di come evitarlo. Non a caso proprio alla Beata Vergine dei Miracoli fin dai primi giorni di lockdown è stata rivolta una preghiera creata ad hoc che ha accompagnato i fedeli fino alla festa del Voto. Ma quest’anno si torna alla tradizione dopo l’edizione a porte chiuse del 2020 e quella con i fedeli ma senza processione e del 2021.

Si parte domani 20 marzo alle 15 con il concerto solenne delle campane in tutta la città di Saronno. Alle 15:30 la processione con il simulacro della venerata Beata Vergine dei Miracoli dalla chiesa di San Francesco verso il Santuario. Al termine la messa solenne presieduta da monsignor Claudio Galimberti, prevosto di Saronno e concelebrata dai sacerdoti della città.

Sara Giudici